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ASCOLI PICENO – Presentata a Roma, nella Galleria nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini, il volume: Opere d’arte dalle Collezioni di Ascoli Piceno, la Pinacoteca Civica e Il Museo Diocesano – scoperte, ricerche e nuove proposte. La realizzazione del volume è resa possibile dal contributo offerto dalla società Hydrowatt, da sempre attenta alla promozione del patrimonio storico artistico del territorio in cui opera. Presenti all’importante appuntamento romano che si è svolto ieri nella capitale, il Sindaco di Ascoli Guido Castelli, S.E. Vescovo Silvano Montevecchi, il prof. Papetti, la sovrintendente delle Marche il direttore del Museo di Palazzo Barberini, Anna Lo Bianco, il direttore dei musei Vaticani Prof. Antonio Paolucci. Intervenuto anche il Ministro Passera.

FLAVIO ANDREOLI BONAZZI– Solo la fruizione trasforma la scienza in conoscenza – afferma Flavio Andreoli Bonazzi, amministratore delegato Hydrowatt – la conoscenza è lo strumento che ci permette di riappropriarci della nostra prima, risorsa naturale e di trasformarla in settore produttivo, al pari degli altri settori industriali. Il progetto è senza scopo di lucro e il volume sarà messo in vendita sul territorio ascolano, d un prezzo notevolmente inferiore al suo valore di mercato affinché le famiglie ed i cittadini di Ascoli Piceno possano acquistarlo agevolmente. Un circolo virtuoso che desideriamo si trasformi in risorsa per il territorio; il ricavato della vendita del volume, messo a disposizione nella Pinacoteca Civica, nel Museo Diocesano e in altri canali istituzionali contribuirà al recupero di altre opere d’arte e a borse di studio di contenuto storico-artistico.”

L’OPERA – Le centocinquanta opere d’arte conservate presso le due raccolte sono state oggetto di una attenta analisi filologica, supportata da inedite ricerche d’archivio e da indagini diagnostiche effettuate in occasione di recenti interventi di restauro, che gettano nuova luce su uno straordinario patrimonio artistico, del piceno che si è dimostrato solo in parte conosciuto. Le raffinate trame del piviale di Nicolò IV, le elette immagini dipinte da Carlo Crivelli, i virtuosismi orafi di Pietro Vannini, la commovente scena del San Francesco stigmatizzato eseguita da Tiziano in tarda età, l’elegante Annunciazione di Guido Reni, le scenografiche composizioni di Gaulli, di Luca Giordano e di Sebastiano Conca fino a giungere all’idillio romantico di Pellizza da Volpedo rappresentano le eccellenze di un percorso artistico che si snoda per più di un millennio.