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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune cofinanzia assieme alla Regione Marche il progetto “Vita Indipendente” a favore di persone con gravi disabilità motorie; l’iniziativa vuole riuscire a offrire il sostegno ai cittadini con disabilità attraverso piani personalizzati garantendo il diritto di autodeterminazione della propria esistenza e assistenza, valorizzando sia le condizioni umane che le residue capacità lavorative. Le persone con disabilità motoria tra i 18 e i 65 anni possono presentare il proprio progetto scegliendo in prima persona l’assistente personale e come scandire le fasi della vita quotidiana , dalla cura della persona alla mobilità in e fuori casa.

IL CONTRIBUTO – Il Comune ha deliberato di compartecipare con il 25%, contributo massimo del finanziamento, alla spesa per l’attuazione dei singoli progetti. Nel valore complessivo annuo che sfiora i 100mila euro, con il supporto della Regione, per un totale di 9.760 ore di assistenza annue, il Comune rivierasco fornirà 24.440 euro annui, per circa 25 ore settimanali annue a persona. Sono dieci i progetti presentati alla regione e nel caso di posizionamento utile nella graduatoria regionale i cittadini con gravi disabilità motorie potranno usufruire di un notevole contributo monetario per assumere e pagare il personale addetto alla loro cura.

IL PROGETTO –Il progetto vuole contribuire ad aiutare tutte le persone che presentano difficoltà motorie gravi e le rispettive famiglie, le quali dopo la fase scolare che conta del sostegno di insegnanti e strutture dedicate, si trovano nella difficoltà di accompagnare fisicamente ed economicamente la crescita personale e sociale del disabile. “Grazie a questo contributo si potranno attuare degli aiuti su misura per autogestire la propria vita” spiega Alessandro Marinelli, direttore ai Servizi alla disabilità, affinché l’individuo possa scegliere il proprio progetto, segue Rossella Capecci.

LA VOCE DEL COMUNE – “Tale aiuto assume un’importanza centrale soprattutto in questo periodo di crisi – conclude l’assessore Margherita Sorge – in quanto nell’ambito del decreto salva Italia sembrano essere in corso di modifica i criteri di consegna dell’indennità d’accompagnamento, slegandola dalla menomazione e basandola piuttosto sul reddito”.