Articolo
Testo articolo principale

FORCE – L’ascia del tanto temuto boia di Quinzano alla fine ha tranciato, in una notte di stelle e di irripetibili emozioni, il simbolico nastro di chiusura di una delle rassegne culturali più riuscite ed amate nel Piceno degli ultimi anni. Oltre mille spettatori hanno preso parte infatti alla splendida serata di congedo del Festival dell’Appennino 2012 che, in fatto di presenze, di critica e di seguito, ha senza dubbio superato ogni più rosea aspettativa. Un enorme successo e un’incredibile testimonianza di affetto della comunità locale come hanno ribadito anche il Presidente Celani e l’Assessore Antonini dal suggestivo palco panoramico a ridosso della catena dei Sibillini. Con loro anche altri artefici dell’iniziativa, tra cui, il presidente del BIM Tronto Contisciani, i direttori artistici Lanciotti e Serafini, il curatore d’arte Bachetti e tanti amministratori dell’entroterra, tra cui il sindaco di Force, Curti.

 

PRESENTAZIONE LIBRO –La giornata, all’insegna del divertimento e dello stare insieme, era stata aperta dalla presentazione dell’ultima fatica letteraria dell’antropologo Mario Polia: opera incentrata su una delle più discusse e contraddittorie tematiche quale la fine del mondo. Un argomento ricco di spunti di approfondimento e di indagine che è stato affrontato dal prof. Polia con la sua solita ricercatezza e abilità linguistica esplicata attraverso eruditi collegamenti filosofici. Un intervento di alto spessore culturale che ha suscitato grande attenzione nella folta platea. Grande interesse hanno riscosso anche due mostre imperniate sul tema della tremenda sorte e dei suoi imponderabili riflessi artistici.

FACHIRI, CENA E MUSICA – Quindi è stata la volta della visita, alla presenza di un’esperta criminologa, dell’antico borgo animato, per l’occasione, da fachiri, fantomatici iettatori, esseri incappucciati, mangiatori di fuoco, incantatori di serpenti, cartomanti, vittime destinate all’allegorico patibolo e molto altro. Un coacervo di visioni e sensazioni che ha accompagnato in allegria e complicità gli ospiti fino all’ora della tanto attesa cena col boia che senza dubbio non ha deluso nessuno dei presenti. Oltre a ottimi piatti tipici e a un buon bicchiere di vino rosso, i commensali hanno potuto infatti godere dei ritmi melodici e incantati di una band, (Renainssance Faire), tra le più apprezzate nel panorama della musica di stampo rinascimentale.

BRINDISI DI CHIUSURA – Infine, intorno a mezzanotte, dopo tanto divertimento, spettacoli ed esibizioni itineranti è arrivata l’ora dell’ideale brindisi di chiusura di una manifestazione che, fin dallo scorso anno, è entrata nel cuore di tantissime persone e che di certo saprà regalare, anche in futuro, altre straordinarie emozioni. Un auspicio condiviso in particolare dall’Assessore Antonini e da tutto il suo staff.fachiro