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Rinko è una assistente psichiatrica telefonica che, per via della maniacalità nei confronti della pulizia del marito, non ha una vita sessuale. Un giorno Rinko riceve delle fotografie scattate evidentemente di nascosto che la ritraggono mentre si masturba. Le foto sono state scattare da un misterioso fotografo che la ragazza era riuscita a convincere a non suicidarsi: per ricambiare l’aiuto che Rinko gli ha offerto, il misterioso fotografo, vuole aiutarla a liberarsi delle sue costrizioni sessuali, facendo emergere le sue pulsioni, in uno sfondo di una Tokyo sommersa dalle piogge di giugno. CONSIDERAZIONI – Questo film fa parte di quei capolavori sui quali o si scrive tanto, tantissimo, o si sta zitti. Io preferisco la seconda, ma accenno solo dei dettagli: erroneamente, per la tematica, lo si associa ad un film erotico, si ha la sessualità e il voyeurismo come tema principale, ma è da considerarsi un film psicologico, che indaga e mostra l’io interiore dei personaggi; la regia di Tsukamoto è delle più ispirate e le musiche di Chu Ishikawa sono dei capolavori. Ovviamente c’è da accennare alla fotografia: un bianco e nero virato al blu che catapultano lo spettatore dentro l’atmosfera del film, fatta di acqua, come se si stesse dentro un sogno. Il consiglio da dare è di vederlo e di abbandonarsi a questo film di uno dei registi più acclamati (soprattutto in Italia), che ha apportato dei notevoli contributi al cinema.

PIACERÀ – a tutti, in un modo o nell’altro questo film vi colpirà.

NON PIACERÀ – a nessuno, in bene o nel male, come scritto prima, questo film lascerà il segno.

 

A SNAKE OF JUNE

REGIA Shinya Tsukamoto

SCENEGGIATURA Shinya Tsukamoto

ANNO 2002 CON Asuka Kurosawa, Yuji Kohtari, Shinya Tsukamoto