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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La questione di via Mentana continua a far parlare e suscitare polemiche. Ad oggi sembra lontana la collaborazione tra Comune e locali, tanto che è entrato in merito il responsabile regionale Enti Locali Dante Merlonghi, dell’Italia dei Valori, che ha ritenuto non concepibile i provvedimenti presi dall’amministrazione Gaspari, avanzando proposte da porre all’attenzione dei partiti al fine di assumere una posizione condivisa dalla maggioranza.

LA VOCE DELL’IDV – “Nessuno di noi è stato messo al corrente dell’intenzione di diffondere una presa di posizione su questa vicenda. In ogni caso ci sembra eccessivo rilevare nella nota implicazioni politiche o, peggio, un attacco diretto al Sindaco.  – così esordisce il comunicato firmato dal vocesindaco Eldo Fanini e dai consiglieri dell’Idv Palma Del Zompo e Giancarlo Vesperini – Preferiamo leggerci piuttosto una sollecitazione a trovare soluzioni efficaci per contemperare le esigenze delle parti in gioco”.

I PROVVEDIMENTI – “Nel merito del provvedimento del Sindaco, va sottolineato come esso sia stato assunto dopo numerose e sempre più marcate proteste dei residenti costretti a vivere una situazione intollerabile e a seguito di un circostanziato rapporto della Polizia Municipale che ha certificato una situazione nota da tempo. – continua il comunicato – Peraltro il provvedimento sindacale ha puntato non a un’azione repressiva contro i gestori dei locali in questione ma ha disposto una riduzione dell’orario di apertura e solo fino al due settembre allo scopo di bilanciare gli interessi in gioco, cioè diritto alla tutela della salute pubblica e del riposo da una parte, diritto allo svolgimento della attività d’impresa dall’altra”.

DOPO IL DUE SETTEMBRE – Con molta probabilità, però, il problema della confusione notturna si ripresenterà dopo il due settembre; per questo si auspica a un più ampio confronto tra le parti, di cui l’Amministrazione comunale dovrà essere promotrice, per trovare soluzioni che possano attaccare alla radice il problema. Fare leva sulle proposte di Merlonghi e pensare anche all’istallazione di bagni chimici e controlli più serrati da parte delle forze dell’ordine verso i trasgressori delle norme di civile convivenza, invocando se necessario la forza della legge.