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ASCOLI PICENO – Per onorare i combattenti che offrirono la loro vita per difendere la libertà, la democrazia, la giustizia, la solidarietà e la pace, questa mattina si è aperta con la deposizione della corona al monumento ai Caduti di Piazza Roma prima e al sacrario di Colle San Marco dopo, la manifestazione del 69° anniversario dell’inizio della lotta di Liberazione partigiana in Ascoli Piceno. Presenti tra le massime autorità cittadine anche l’assessore regionale Antonio Canzian che ha ricordato il sacrificio di cittadini, militari e partigiani uccisi dai fascisti e dai tedeschi in tutta la Provincia.

ANTONIO CANZIAN – “Giornata commemorativa importante per Ascoli e per tutto il territorio Piceno perché dà l’inizio ad una stagione di riscatto dell’Italia nei confronti della dittatura. Fa piacere vedere la presenza al sacrario di molti ragazzi. Occorre ricordare loro che grazie alla Liberazione il nostro Paese è entrato a far parte nel contesto mondiale delle Nazioni libere. La nuova generazione deve essere orgogliosa di respirare il vento della libertà proveniente dalle gesta di uomini che hanno pagato con la propria vita il riconoscimento dei valori fondamentali. Tali valori dovrebbero essere celebrati quotidianamente; invece assistiamo in questi giorni a scandali vergognosi e al malcostume della politica. Vi è poi la sensibile percezione di come i fatti di corruzione incidano anche, e soprattutto, sulla questione morale e sul senso etico del ruolo di responsabilità pubblica”.
“Bisogna – ha concluso l’assessore – riacquisire una memoria comune soprattutto oggi che stiamo vivendo una fase estremamente negativa della politica, dobbiamo essere coraggiosi nel riconoscerlo. Nel contempo, dobbiamo riuscire a rifondere nei nostri giovani i valori della democrazia, della convivenza civile e della solidarietà, pilastri fondamentali per poter ricostruire l’identità comune”.

 

LA CERIMONIA – Il vice presiedente dell’Anpi di Ascoli, Pietro Perini, ha ricordato i drammatici momenti dell’epoca. “Cari ragazzi probabilmente pochissimi di voi sanno che su questo Colle prese vita una delle primissime formazioni partigiane d’Italia, la Brigata Colle San Marco. Alcune centinaia di uomini, donne e ragazzi scesero in campo per ribellarsi alle angherie del nazi-fascismo, dando vita ad una delle più tragiche pagine della nostra Resistenza. Queste persone, con fedi politiche completamente diverse, fecero la stessa scelta e ben consapevoli che proprio quella scelta avrebbe potuto privarli della loro stessa vita. Certi momenti storici lasciano sempre la loro impronta ed il loro insegnamento”.