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ASCOLI PICENO – Attacco che non segna e vittoria che manca da troppo tempo. Sono questi i due principali aspetti che hanno fatto ridimensionare le ambizioni dell’Ascoli, che ha archiviato un novembre tutt’altro che positivo. E’ necessario cambiare rotta, altrimenti si rischia di sprofondare nel baratro.

UN MESE SENZA I TRE PUNTI – L’ultimo successo del Picchio risale a martedì 30 ottobre, quando Zaza e Fossati misero k.o. 2-0 il Novara. Da allora due punti in quattro partite, frutto di 2 sconfitte(Grosseto fuori e Livorno in casa) e altrettanti pareggi(a Modena e con il Vicenza al Del Duca). Una media decisamente da retrocessione, che ha vanificato in parte i buoni risultati ottenuti dalla compagine di Silva nelle prime 12 giornate.

SE NON SEGNA ZAZA E’ DURA – Il mese di novembre ha messo in evidenza una lacuna che ci auguriamo venga risolta al più presto e che riguarda il reparto offensivo. Il miglior marcatore dell’Ascoli è Simone Zaza, autore di 7 reti. Se non segna lui, per i bianconeri è notte fonda. Feczesin, giocatore volenteroso e tutto cuore sta rendendo al di sotto delle aspettative: l’ungherese ha disputato 13 partite dall’inizio mettendo a segno solo 3 gol. Da lui francamente ci si aspetta qualcosa di più. Le speranza dei tifosi ascolani sono riposte in Andrea Soncin, che prima dell’infortunio aveva messo a segno 3 reti in 6 partite. Il “cobra”(che ha disputato l’ultimo match il 6 ottobre), rientrerà sabato prossimo a Padova. Dramè non ha un ruolo ben preciso e non ci si possono attendere valanga di gol da lui. Certo contro il Vicenza i due pali colti da Fossati e Peccarisi gridano vendetta, ma stiamo parlando rispettivamente di un centrocampista e di un difensore. Nel mercato di gennaio urge l’arrivo di un altro attaccante, per dare almeno un’alternativa a mister Massimo Silva.