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Giuro assoluta par condicio. In questo post non inserirò libri pro o contro qualcuno, né mi permetterò di lasciar trasparire una intenzione di voto. Vorrei usare questo spazio per segnalarvi solo qualche libro al cui centro narrativo si staglia la società alle prese con l’esercizio, faticoso quanto mai, della democrazia. Sono testi ricchi di fascino perché mostrano i meccanismi del potere, come nasce, come si mantiene, come si trasforma, e allo stesso tempo il tipo di persone che siamo. I romanzi e i libri che affrontano il tema politico sono sempre difficili. Ci mettono faccia a faccia con tante verità su noi stessi e sul mondo in cui viviamo, spesso mostrandoci il lato più sgradevole dell’umano. Intrighi, bassezze, ma anche gesti nobili e esempi di civiltà. Ecco dunque una carrellata di libri al cui centro c’è la politica.

CONSIGLI DI LETTURA, SI COMINCIA CON I CLASSICI

Si parte sempre dai classici. Non tanto per una questione di gusti ma perché, almeno a mio giudizio, occorre fare innanzi tutto esercizio di memoria, soprattutto quando si trattano temi centrali come il rapporto tra l’uomo e il potere. Il primo libro della lista è bellissimo, rapido nella lettura anche perchè molto breve, ma denso e importante. Di quei romanzi che funzionano come un pugno nello stomaco e che rappresentano bene il rapporto difficile tra l’indiviudo, il potere e il modo di essere cittadini. Sto parlando, ovviamente, di Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi. Il romanzo, di cui consiglio la versione e-book da tenere sempre caricata nel proprio lettore o smartphone, va riletto spesso, almeno ogni volta che si sente la necessità di ricollocare se stessi dalla parte del senso della responsabilità. Segnalo che del libro esiste anche un bellissimo film con un anziano e commovente Mastroianni.

Secondo classico sul tema uomo-potere è Il signore delle mosche di William Golding. Qui il senso della storia è questo: l’uomo è cattivo e solo l’educazione e la costruzione della socialità lo salva dalla barbarie. Insomma tutto il contrario del buon selvaggio di Rousseau!

I SAGGI SUI TEMI CIVILI E SOCIALI

Altri libri sul tema. Questa volta però vorrei indicarvi dei saggi che mi sono stati consigliati da un cliente della libreria appassionato di politica e di letture legate ai temi civili e sociali. Il primo libro è dello studioso Zagrebelsky: Imparare democrazia. Si tratta di un saggio molto ben fatto, divulgativo, ma arricchito da un’ampia sezione antologica di testi sul concetto di democrazia, significativi seppur non tutti canonici, di autori d’ogni tempo: Erodoto, Aristofane, Cicerone, Montesquieu, Tocqueville, Brecht, Orwell, Arendt, Bobbio e Carillo. Secondo testo è Storia e destino di Aldo Schiavone, libro dove il tema politico si intreccia con quello più ampio del rapporto con la storia intesa sia come memoria del passato sia come prospettiva per il futuro.

L’ULTIMO LIBRO E’ DEDICATO AI PICCOLI

Infine un libro recente, dedicato ai più piccoli perché la politica è una virtù come dicevano i greci (anche se cercano a volte di farcelo dimenticare). Il libro in questione è Camilla che odiava la politica. Ecco un mini-estratto: “Io la politica la odio” dico. “Perché?” mi chiede Aristotele. “La politica fa vincere le nuove idee e aiuta le persone a parlarsi invece di litigare.” “La politica lascia le scuole nuove a metà e i piedistalli senza statue. E questo proprio perché le persone litigano” dico. “Ma la colpa non è della politica, Camilla. La colpa è delle persone. La politica non fa male a nessuno.” “La politica viene dalla parola polipo, ha i tentacoli e porta via la gente!” urlo. L’autore di questo libro è Luigi Garlando, già noto per il bel Per questo mi chiamo Giovanni. Perché uomini si nasce, cittadini si diventa.

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