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ASCOLI PICENO – Fanno appena in tempo a tracciare in una conferenza stampa un bilancio sull’esito del voto che subito i Giovani democratici vengono tirati per la giacchetta dal segretario comunale del Pd, Giuseppe Pizi, che partendo dal dato alla Camera che vede il Pd peggiorare la performance rispetto al Senato per quanto riguarda la città di Ascoli rimprovera l’organizzazione giovanile di “non aver saputo intercettare il voto dei coetanei”.

I due segretari under 30 Alessio Ceci e Francesco Di Vita sottolineano come si sarebbe potuti esser più incisivi soprattutto per la fascia d’età che va dal primo voto sino ai 20-22 anni “ma altrettanto realisticamente dobbiamo dire che grazie a questa campagna elettorale siamo riusciti a coinvolgere tanti ragazzi dai 24 anni in su che non avevano mai avuto esperienze politiche”. Il risultato è stato “un buon aumento del tesseramento e tante nuovi entusiasmi attorno alla giovanile e al Pd”. Il segretario provinciale plaude al lavoro dei circoli dislocati sul territorio, organizzatori di tante iniziative nella seppur breve campagna elettorale che si è appena conclusa.

Non manca l’autocritica. “Il risultato ci ha deluso perché non siamo riusciti a dare un governo di centrosinistra al paese pur avendo la maggioranza dei parlamentari”. Problema di comunicazione? Non soltanto, Ceci ribadisce come la comunicazione sia in realtà sostanza sebbene da un lato è consapevole di come nell’epoca dell’aggressività, “la mitezza di Bersani non abbia pagato”. “Sui media abbiamo fatto un lavoro discreto – prosegue. – Sono convinto che il Movimento di Grillo sia stato poi alla fine amplificato dai media tradizionali, seppur si sia all’inizio consolidato attraverso il web”.

“Ad Ascoli il Pd ha retto, è il Pdl invece ad esser crollato. Qualcuno – incalza Di Vita – pensa che facendo nuove liste civiche si possa frenare Grillo senza comprendere che il voto al M5S testimonia il fatto che l’amministrazione non abbia saputo offrire risposte ai problemi della città. Tra un anno e tre mesi si vota ad Ascoli e noi dobbiamo riprenderci la città. Se Brugni dice: faremo 8 liste civiche, dimostra che non ha capito che il problema sono loro stessi e che si sono salvati solo grazie ad un improvviso ritorno in campo di Silvio Berlusconi”.