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pesarini e belliniASCOLI PICENO – Ritardi ed errori nella gestione del post-rogo all’autodemolizione Bachetti. La denuncia viene dal gruppo consiliare Pd e dal consigliere Mauro Pesarini. “Soltanto ad una settimana dal rogo si è parlato di rischio dispersione fibre di amianto tra l’altro dopo segnalazione di un privato cittadino. La prima ordinanza cautelativa risale al 16 marzo e solo successivamente si dispone l’interdizione del luogo entro il raggio di160 metri”.

Pesarini sottolinea inoltre come vi sia una legge regionale che prevede l’autocensimento di tutte le strutture che presentano amianto, un provvedimento finora “totalmente disatteso”. Ma c’è di più. “Nel 2010 la stessa ditta Bachetti chiese il rinnovo dell’autorizzazione a svolgere la propria attività al settore ambiente della Provincia ottenendo in quella data il nulla osta. In quel caso, qualcuno si preoccupò di verificare la salubrità del sito?” Si chiede Pesarini. “Quanti altri siti con amianto ci sono nella nostra realtà?”, rincara la consigliera Pd Valentina Bellini che non risparmia l’affondo polemico nei confronti del sindaco Guido Castelli. “La messa in sicurezza non si vede e non rende in termini d’immagine e pubblicità. Forse per questo è l’ultimo dei problemi che si pone il sindaco”.

Ad aggravare la situazione post-rogo secondo i democratici è intervenuto un forte vento che potrebbe aver sparso le fibre in tutto il territorio circostante ma “nonostante questo – dichiarano – ci si è mossi solo dopo una settimana. Abbiamo chiesto delucidazioni a tutte le autorità coinvolte, abbiamo deciso di pronunciarci per questa vicenda solo dopo aver avuto la necessaria documentazione ma non possiamo fare a meno di riscontrare una certa superficialità nella gestione di quanto accaduto anche dal sindaco,che è la massima autorità sanitaria. Ora – concludono i due consiglieri di minoranza – Castelli ha detto di volerci vedere chiaro. Noi speriamo che lo faccia così come speriamo che presto si possa avere un inventario di tutti i siti con amianto presenti nel nostro territorio”.

Il sindaco di Ascoli ha revocato le ordinanze n.110 del 16/3/13, n. 116 del 19/3/13 e n. 123 del 21/3/13 con le quali erano stati emanati provvedimenti contingibili ed urgenti. Sono venute meno le ragioni cautelari di tutela igienico-sanitaria che avevano reso necessaria l’adozione dei menzionati provvedimenti. Il Sindaco e il Prefetto di Ascoli hanno altresì concordato di svolgere un incontro mercoledì 3 aprile per una riflessione complessiva sulla vicenda. Saranno presenti i rappresentanti dell’Asur, dei VVFF, della Provincia e dell’Arpam.