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Alcune star ne fanno un vero e proprio abuso, altre ne rifiutano l’utilizzo: stiamo parlando delle iniezioni di botulino, che servono a cancellare il segno del tempo che passa distendendo le rughe sul viso. Sono molti i pareri medici contrari a questa pratica, ma ora se ne aggiunge uno in più, che fa leva sulla psicologia dell’uomo.

È quello del dottor Michael Lewis, psicologo dell’Università di Cardiff, che mette in guardia sulle conseguenze del non poter più sorridere. La tossina botulinica, infatti, soprattutto quando viene utilizzata in quantità eccessiva, congela le espressioni facciali, impedendo di compiere anche il più lieve dei sorrisi. Ma è risaputo come anche il semplice sorridere può avere degli effetti benefici sul nostro umore. Secondo il dottor Lewis, l’impossibilità di poter fare alcun sorriso può favorire, dunque, l’insorgere della depressione. Per valutare la coerenza di questa ipotesi, i ricercatori hanno coinvolto 25 donne che si sono sottoposte a un trattamento con iniezioni di botox per trattare le rughe del viso. Alle partecipanti è poi stato chiesto di compilare un questionario contenente diverse domande, tra cui alcune riguardanti l’umore e i possibili sintomi della depressione. La raccolta delle informazioni ha permesso ai ricercatori di scoprire che ognuna di loro aveva sintomi depressivi dopo due o quattro settimane dall’intervento.