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ASCOLI PICENO – Dall’impegno come ambasciatrice in Italia dell’Ifaw (International Fund for Animal Welfare – Usa), per cui la ricordiamo in una campagna pubblicitaria completamente nuda, con una folta peluria sul pube e la scritta “L’unica pelliccia che non mi vergogno di indossare”, alla carriera di scrittrice, passando per la moda e la tv: Marina Ripa di Meana, nata Lante della Rovere, presenterà alla Libreria Rinascita, venerdì 24 maggio, alle ore 18, il suo libro “Invecchierò ma con calma”, edizioni Mondadori.

Ospite della serata e verrà intervistata da Ivana Manni, dell’associazione culturale Mama. L’evento sarà una occasione per conoscere meglio questa protagonista del jet- set italiano. “Invecchierò ma con calma” è il racconto autobiografico di una donna che nella prima parte della propria esistenza ha avuto tutto: successo, bellezza, amore, sesso, soldi, celebrità, anche se dietro quella facciata di apparente spensieratezza c’erano grande fatica, determinazione e sofferenza. Una donna che non ha mai rinunciato alla voglia di anticonformismo, di libertà; una donna che, come dice lei, “non si è fatta mancare nulla”.

“Non è stato un mancare nulla. Non è stato un percorso semplice” – commenta la showgirl. Marina non smette mai di battersi per i valori in cui crede ogni qualvolta li vede minacciati, dalla ramanzina alla giardiniera che pota con eccessivo ardore i suoi amati alberi e cespugli, alla difesa dei diritti degli animali, alla vibrata e solitaria protesta per bloccare la costruzione di un parcheggio sotto il Pincio o per impedire la distruzione di platani secolari nel cuore di Roma. Marina continua a coltivare con passione i sentimenti per le persone amate: per la sorella Paola, morta di cancro, per la figlia Lucrezia, con la quale ha da sempre un rapporto di eterna, appassionata polemica, per le nipoti, per il figlio adottivo Andrea, per gli amici, e infine per lui, Carlo Ripa di Meana, il principe della sua favola d’amore. Oltre all’impegno animalista e sociale, da circa dieci anni, Marina affronta con coraggio seri problemi di salute, diventati per lei l’occasione per un impegno personale in difesa dei diritti di tutti i malati ad avere cure adeguate.