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ASCOLI PICENO – Il Movimento Autonomo Piceno promuove il piano di riequilibrio della Provincia presentato nell’incontro di maggioranza svoltosi lunedì e che dovrà essere approvato in Consiglio entro l’11 Giugno. La compagine guidata da D’Emidio ritiene valida l’ipotesi di estinzione di mutui ed il pensionamento di personale che non verrà reintegrato. Un doppio binario che produrrebbe “un risparmio di circa 20 milioni di euro“, mentre reputa “più aleatoria l’ipotesi di vendita immobiliare visto che la ventilata alienazione di parte dell’azienda agricola del Marino presupporrebbe una variante urbanistica al comune di Ascoli ancora da pianificare”.

Pur condividendo il non intervento sul personale il Map però conferma che eventuali ipotesi sui dipendenti non possono essere prese in sede di piano di riequilibrio in quanto sarebbero valutazioni da fare nel bilancio di previsione, poiché rappresenterebbero risparmi strutturali e non ” una tantum”.

Proprio per questo il Movimento conferma che non accetterà tagli indiscriminati al personale in sede di bilancio di previsione, pur riconoscendo il lavoro e l’impegno dell’assessore Crescenzi e dell’ufficio economico e finanziario, auspica che tutte le soluzioni proposte vengano analizzate preventivamente in maggioranza “dove verrà confermata la necessità di salvaguardare oltre che il personale anche le risorse minime per le attività dei propri assessorati”. Non manca però il rimprovero alla gestione dell’ente. Il Map si rammarica che, “non siano stati presi in considerazione tutti quegli atti amministrativi proposti dal movimento stesso, volti a lenire i danni derivanti dalla divisione della provincia, ritenuta causa primaria della situazione attuale”.

“Per questo il Map – si legge nella nota – non accetterà azioni dilatorie sui debiti che Fermo ha nei confronti di Ascoli, in particolare sulle rate di mutuo, sulla quota spettante per la causa Rozzi e su quella inerente il rimborso di tre milioni di Euro per i 48 dipendenti rimasti in carico ad Ascoli. Infine l’invito al Presidente Celani ad un atteggiamento, nei confronti della provincia Fermana, che salvaguardi onore e dignità alla comunità ascolana già fiaccata, da questa allucinante divisione .