Articolo
Testo articolo principale

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo l’assemblea aperta dedicata al tema dell’emergenza povertà l’Udc sente di intervenire data la propensione alle tematiche famigliare e del sociale. “L’incontro di giovedì rappresenta un segnale di buona volontà e vediamo di buon occhio la creazione di un fondo di solidarietà, – interviene Domenico Pellei – ma bisognerebbe integrare il documento con valori aggiuntivi“. Nel documento approvato giovedì si chiede l’impegno delle associazioni, dei comitati di quartiere e delle parrocchie, ma non viene ben delineato un piano di coordinamento sulla gestione del fondo di solidarietà attuato.

 

Per questo, il consigliere Domenico Pellei e il segretario del partito locale Massimo Bertolotti propongono due iniziative per contrastare il disagio sociale: in primis uno studio ricognitivo dell’impatto fiscale dei tributi comunali sui redditi lord al di sotto dei 15mila euro al fine di rimodulare il carico sulle aliquote superiori, garantendo così l’invarianza di gettito; secondariamente la predisposizione di una social card per fasce di bisogno e di reddito, garantita dal fondo di solidarietà, volta a coprire le necessità primarie degli indigenti attraverso convenzioni tra Comune e attività commerciali. Inoltre la richiesta dell’Udc è di “rivisitare le tariffe per i servizi a domanda individuale secondo carichi familiari in considerazione dei redditi Isee, applicando criteri di quoziente familiare in termini di ridistribuzione dei carichi fiscali a tutela della famiglia”.

 

Il quoziente familiare per l’Udc, quindi, potrebbe rappresentare un nuovo strumento di promozione e tutela della famiglia per la maggior perequazione e ridistribuzione dei carichi fiscali che tamponi l’attesa della riforma organica su scala nazionale. Ovvero modulare tariffe e imposte comunali sull’eventuale presenza di figli a carico, di disabili minori e con assegno di accompagno e di anziani, oltre alle tipologie di reddito dichiarate. La volontà posta a delibera consigliare consiste nella possibile introduzione di un nuovo coefficiente correttivo delle tariffe locali costruito a misura di famiglia e “che intende essere valutato in fase sperimentale con la verifica degli equilibri di bilancio 2013 di fine settembre e definitivamente adottato con il bilancio di previsione 2014”. “La sua introduzione sarebbe non solo un importante sgravio fiscale sui bilanci familiari come primo e decisivo passo per ristrutturare la fiscalità locale e ridare al territorio un tessuto familiare vivo, in crescita e al passo con i tempi”, conclude Pellei.