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ASCOLI PICENO – Dati ottimistici quelli relativi al sistema universitario piceno. Con oltre 19.000 ore di lezione delle quali solo 1260 realizzate in videoconferenza, il Consorzio Universitario Piceno viaggia all’insegna della qualità. Solo una leggera fisiologica flessione per gli iscritti che comunque sono quasi tremila e il cui trend è in controtendenza rispetto ad altre realtà, 17 i corsi di laurea proposti. Un ‘offerta che senza creare sovrapposizioni all’interno della regione riesce a soddisfare molte esigenze formative dei giovani del territorio.

Il sistema universitario piceno, dunque, nonostante la crisi economica, si va sempre più radicando sul territorio e fa registrare anche dei buoni risultati di gradimento da parte degli studenti. A rendere noti i dati il presidentedel Cup, Renzo De Santis e il preside della facoltà di economia dell’università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori. “I dati – commenta De Santis– registrano come positivi siano stati gli investimenti degli enti soci che hanno visto realizzarsi gli obiettivi che erano stati stabiliti. Lo studio si è rivelato fondamentale anche per constatare la crescita in termini numerici degli studenti e il radicamento sul territorio. Ho chiuso il mio mandato – aggiunge – e ritengo che debba essere ridato vigore all’azione del Cup con giovani professionalmente capaci in gradi di gestire il consorzio e che parlano la stessa lingua di coloro che devono fruire dell’università”.

De Santis ha auspicato che venga sfruttato al meglio il prossimo bando per quaranta dottorati di ricerca finanziati in parte dalla Regione Marche, mentre il preside Gregori ha evidenziato come l’università nel Piceno non si ponga in concorrenza con altre realtà universitarie regionali, ma si inserisca perfettamente in questo contesto senza creare inutili sovrapposizioni.