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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Se non si avviano al più presto le opere di dragaggio del porto di San Benedetto lo scalo riceverà un ulteriore danno. Chi opera in porto sa benissimo che ci sono dei problemi per i fondali e questa situazione non è certo un buon biglietto da visita per l’immagine del nostro porto”. L’allarme arriva da Giulio Piergallini, rappresentante di Cna Nautica. 

“Cna Nautica – precisa Vincenzo Michettoni, presidente provinciale del comparto – ha da anni avviato una battaglia serrata in favore di chi opera nella marineria e nella cantieristica. Dopo lo scalo di alaggio il dragaggio dei fondali dove si accumula sabbia, anche in funzione di attirare imbarcazioni da riparare e ammodernare con tonnellaggio maggiore, è fondamentale”.

Per il dragaggio del porto, a seguito dell’interessamento dei parlamentari del territorio, sono disponibili ben 4,5 milioni di Euro di provenienza statale. “Il problema adesso – aggiunge Irene Cicchiello, funzionario responsabile di Cna Nautica – è reperire i fondi, circa 200mila Euro, necessari per le operazioni di carotaggio del fondale. Senza questo intervento non è possibile procedere e, di conseguenza, nemmeno attingere dai fondi a disposizione. Come Cna siamo in stretto contatto con gli operatori del settore, con l’Amministrazione comunale di San Benedetto e con la Regione affinché si trovi rapidamente una soluzione al problema reperendo questi 200mila Euro”.