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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Su proposta dell’assessore all’Ambiente Paolo Canducci, è stata approvata nel corso della riunione della Giunta comunale una delibera di adesione alla proposta dell’Associazione Comuni Virtuosi di rivedere la somma che il Consorzio nazionale delle imprese della filiera degli imballaggi (Conai) restituisce ai Comuni dal totale di ciò che incassa nel riciclaggio dei materiali, che attualmente rappresenta un terzo dei costi comunali. E proprio sull’argomento differenziata, l’assessore spende la sua convinzione in favore dell’ambiente.

“Noi puntiamo molto a questo riequilibrio degli introiti anche perché vogliamo potenziare un percorso che ci sta dando grandi soddisfazioni. – spiega l’assessore Canducci – A tal proposito, ritengo sia necessario intervenire sulla questione della raccolta differenziata spinta in città senza tacere le problematiche emerse ma neppure oscurare i notevoli risultati ottenuti. Abbiamo ampi margini di crescita per i mesi successivi, quando la città tornerà alle sue dimensioni demografiche normali. La conclusione può essere una sola: i sambenedettesi hanno risposto in maniera splendida e fanno la differenziata”.

Alcune criticità però ci sono e l’assessore le limita a 25 o 30 punti della città; succede spesso, forse troppo spesso, che intorno ai bidoni marroni dell’umido e azzurri di pannolini e pannoloni si accumulino sacchi di immondizia di chi ancora non si è adattato alla raccolta differenziata. Sgradevoli per i residenti, invece, i sacchi gialli e blu che seppur rispettino la differenziata vengono lasciati in improvvisati punti raccolta in orari diversi da quelli previsti della regolamentazione. E se prima nessuno voleva i cassonetti bianchi sotto casa o davanti ai negozi perché maleodoranti e il rumore dei camion della Picenambiente disturbava, la situazione attuale non è delle migliori. L’immagine che la città dà, nei 25 o 30 punti noti all’assessore ma sicuramente maggiori, è di degrado e incuria.

La raccolta differenziata è un dato di fatto, informazione e mezzi per differenziare correttamente i rifiuti non sono mancati, “dal Bum che arriva in tutte le case alla distribuzione dei kit di sacchetti e cestini con annessi pieghevoli illustrativi, dalle assemblee di quartiere fino alle comunicazioni sul sito comunale”, specifica l’assessore Canducci. “Per questo la nostra Polizia Municipale e la Picenambiente hanno costituito un gruppo di lavoro per mettere a punto tempi e modi per individuare e sanzionare gli inadempienti. Un’operazione già avviata e di cui presto pubblicizzeremo i primi risultati”.

A settembre, invece, verrà istituito un tavolo permanente condiviso da Picenambiente e Comune per valutare le criticità del percorso sinora svolto e individuare le eventuali modifiche al servizio. “Ma una cosa è certa: indietro non si tornerà, per rispetto non solo delle leggi e dell’ambiente, ma soprattutto di chi, la stragrande maggioranza, la differenziata la fa e la fa bene”, ammonisce in conclusione Canducci.