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ASCOLI PICENO – Il Rotary Club di Ascoli ha organizzato, presso la sede di Confindustria Ascoli, con la partecipazione dell’Università Politecnica delle Marche, una tavola rotonda per offrire agli operatori economici e alla città dati, analisi, esperienze, riflessioni. Come ha sottolineato il presidente del Club Franco Semproni “vorremmo individuare possibili vie di uscita dalla crisi che ha colpito il nostro territorio in modo particolarmente rilevante”. Il Presidente di Confindustria Ascoli Bruno Bucciarelli ha invitato i presenti ad privilegiare “un senso di appartenenza al Piceno, impegnandosi tutti insieme nell’affrontare e risolvere la crisi”.

Gli interventi hanno evidenziato le difficoltà particolarmente gravose in ambito locale dovute ai mali della burocrazia, alle difficili relazioni sindacali, ai complessi rapporti con le banche. E’ stato sottolineato che il settore manifatturiero è ancora importante nelle Marche e nel Piceno e che le piccole imprese che non hanno rapporti con l’estero soffrano. E’ emerso che l’innovazione e la ricerca sono fattori critici di successo, in particolare verso l’estero, come è dimostrato dalle aziende esportatrici che risentono meno delle negatività dell’attuale crisi.

Il ruolo e le problematiche delle aziende multinazionali del territorio differiscono da quelle delle piccole imprese perché da un lato vengono ritenute garantiste del posto sicuro e dall’altro non trovano in sede locale, dopo i vantaggi della Cassa del Mezzogiorno, fattori di convenienza rispetto ad altre localizzazioni, non necessariamente estere. Non tutto è negativo: studi statistici recenti dimostrano che i risultati scolastici delle nostre università sono, in quasi tutti i settori, i migliori del centro Italia e che pertanto il capitale umano può costituire un sicuro volano dell’economia. Anche l’attività Turistica è in crescita ed ha ancora ottime potenzialità da sfruttare.