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ASCOLI PICENO – Per il Partito Democratico si annuncia un anno importantissimo questo, in vista delle elezioni comunali. Così i consiglieri comunali Corradetti, Pesarini, Bellini, Ameli, Bastiani e Canzian hanno tenuto una conferenza per tracciare un bilancio non solo degli ultimi dodici mesi, ma dell’intero operato dell’attuale maggioranza. La critica è ferocissima: negli ultimi quattro anni, ma in generale anche nei precedenti due mandati di Celani, la città ha fatto passi indietro anziché che in avanti. Il primo affondo è sui conti, dove si contesta un indebitamento per oltre 60 milioni di euro, con un deficit strutturale in continua crescita, gli introiti poi sarebbero stati usati solo per opere di ordinaria amministrazione per accontentare le varie sacche di voti e non per creare sviluppo. La totale mancanza di progettualità è l’altra forte accusa rivolta al sindaco Castelli, sia nel campo occupazionale, in quello turistico che in quello universitario dove i ritardi e il non completamento totale del polo universitario, definito il “Beirut” del futuro, è una vergogna della quale qualcuno dovrà rendere conto.

“Questa amministrazione sta continuando nel binario dell’indebitamento come le precedenti due guidate da Celani – esordisce il consigliere Stefano Corradetti – gestioni simili in altri comuni hanno portato al tracollo. I sette milioni di euro ricavati dalla vendita delle reti del gas sono stati utilizzati solo per opere che potevano ridare un conta conto mediatico, invece con quei soldi si potevano riacquistare i parcheggi così da procedere più semplicemente alla pedonalizzazione del centro. Sono tutte mancate occasioni come l’aver affidato a privati la gestione del fotovoltaico, che poteva rendere ben più degli attuali irrisori 20.000 euro annui, oppure questo nuovo progetto di una farmacia comunale al centro commerciale l’Oasi, anche qui da aprire insieme ad un partner privato. Ci hanno detto che la legge di stabilità non permette loro di assumere personale e che il costo di 300.000 euro è troppo alto da sobbarcarsi, invece il consigliere Pesarini è voluto andare a fondo in questa vicenda scoprendo che il comune avrebbe la possibilità di assumere e che preventivi medi per la realizzazione di una farmacia sono sui 30mila euro. L’ennesima bufala di questa amministrazione”.

Duro anche il consigliere Valentina Bellini: “Castelli si vanta di aver fatto opere pubbliche per 15 milioni di euro però non dice che da marzo, per non sforare il patto di stabilità, il comune non ha onorato fatture per 3 milioni di euro a ditte e professionisti del luogo. Ora qualcosa si sbloccherà andando a toccare i soldi a disposizione per il 2014 ma a febbraio si rifermerà il tutto, poi i c’è il rischio che i criteri di chi verrà pagato per primo sfoci nel clientelismo. Sono soldi che ridarebbero ossigeno alla zoppicante economia cittadina, la situazione lavoro è catastrofica e il sindaco non ha la capacità di imporre Ascoli, che è il capoluogo, come centro aggregante e risolutivo dei vari attori. Questa incapacità di base è il danno più grave verso la città, come nel turismo che è in aumento ma ancora non è una risorsa economica e non lo diverrà se si continua con questa totale mancanza di progettualità futura“.

“Manca qualsiasi prospettiva nelle opere pubbliche e non si capisce quale può essere il ruolo futuro della città – incalza il consigliere comunale e assessore regionale Antonio Canzian – se la vocazione è quella di sfruttare le risorse culturali, turistiche ed universitarie bisogna lavorare in queste direzioni. C’è bisogno di un piano straordinario culturale, di riqualificazione urbana per sviluppare il commercio e l’artigianato ampliando la pedonalizzazione del centro. Ascoli è l’unico capoluogo a non avere il Ppg non adeguato al Prg, che aspettiamo da anni, e tutto questo è prezioso tempo perso. Bisogna ricominciare anche a parlare di diritti di cittadinanza, che sono una questione di civiltà, e di questione morale con gli enti che devono essere svuotati dai vari uomini di partito. Questo sarà un impegno che ci prenderemo in questa campagna elettorale, non è vero che siamo in ritardo per la scelta di un candidato sindaco ed il Pd rispetterà tutti i passaggi necessari. Le primarie di coalizione vanno bene ma non si deve mettere in discussione le modalità e le tempistiche di scelta della persona da proporre, questa è una questione esclusivamente del partito e in questo caso le primarie sono un incredibile strumento democratico“.