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Nella vita basta veramente poco per perdere tutte le certezze accumulate nel corso degli anni. Capita spesso di adagiarsi su ciò che si ha, fino ad arrivare a darlo per scontato, creando per se stessi un mondo inattaccabile e fittizio, fatto di verità indissolubili. Poi arriva inesorabile un punto di rottura, e tutto precipita. L’effetto è quello di una caduta, con le mani che cercano disperatamente di trovare un appiglio in grado di tenerci attaccati ancora un po’ all’illusoria realtà conosciuta. Altrettanto spesso c’è bisogno di una profonda presa di coscienza per rendersi conto di non essere vittime, ma parti stesse dell’ingranaggio rotto.

L’ultimo film di Woody Allen è costruito come un puzzle, che a poco a poco svela la figura di una donna, vittima di una grande illusione. Jasmine (Cate Blanchett) vive a New York la sua agiata vita a fianco di Hal (Alec Baldwin), ricco uomo d’affari che la riempie di attenzioni e costosi regali. Ma l’idillio fiabesco si interrompe quando la donna comprende la reale natura truffaldina del marito, perdendo in un sol colpo tutti i suoi averi e le sue certezze.

Svuotata e depressa, si trova costretta a cercare asilo a San Francisco, a casa della sorella Ginger (Sally Hawkins), a cui cercherà di insegnare la sua visione del mondo e dell’amore.

Jasmine è una donna sola. La sua storia trapela attraverso i suoi racconti, fatti più a se stessa che a un reale interlocutore, in un continuo approccio psicanalitico che lentamente fa emergere la propria disperata realtà.

Ma è anche una donna incapace di accettare e vivere il suo dramma, tanto forte è il legame che ancora la tiene stretta alle sue illusioni.

“C’è un limite ai traumi che una persona può sopportare, prima di mettersi ad urlare in mezzo alla strada”.

I torti subiti, le ingiustizie del tradimento delle proprie convinzioni, diventano un percorso di autogiustificazione, in cui la realtà fittizia appare l’unica possibile, nonché la sola perseguibile. Il film si appoggia abilmente su un personaggio pieno e profondo, che incarna le molte sfumature di un’anima frastagliata e in bilico tra se stessa e la sua immagine costruita.

Un personaggio che da solo riesce a tenere in piedi l’intera struttura.

REGIA: Woody Allen

ANNO: 2013

GENERE: Drammatico

DURATA: 98 Minuti

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