Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Circa duecento allevatori e agricoltori con una cinquantina di trattori manifesteranno domani, sabato 15 febbraio, ad Ascoli Piceno in occasione del Consiglio comunale aperto convocato dal sindaco Guido Castelli contro la decisione della Cooperlat di chiudere lo stabilimento ascolano Coalac. Annunciata la presenza del sottosegretario Giuseppe Castiglione con delega alle Politiche agricole che, accompagnato dal sindaco Castelli, dal presidente Celani, dagli onorevoli Agostini e Ciccanti, dagli assessori regionali Canzian e Malaspina, effettuerà una visita presso lo stabilimento di Marino del Tronto.

Coldiretti, punta a tutelare la filiera del latte locale e marchigiana contro le scelte di una parte della cooperazione che stanno portando allo smantellamento del sistema allevatoriale. Ebbene, allevatori e agricoltori con i propri mezzi agricoli si ritroveranno alle ore 11 nel piazzale dello stadio Del Duca di Ascoli, dal quale muoverà un corteo di trattori che attraverserà il centro cittadino per giungere in Piazza del Popolo. Gli allevatori, infatti, assieme ai rappresentanti della Coldiretti provinciale e regionale prenderanno parte ai lavori del Consiglio comunale aperto in programma alle ore 12 a Palazzo dei Capitani.

“La filiera del latte marchigiano – secondo Coldiretti – potrà essere rilanciata solo garantendo trasparenza ai consumatori sulla provenienza del prodotto e valorizzando il lavoro degli allevatori. Qualsiasi altro discorso relativo a fumosi progetti futuri per promuovere la filiera non ha senso quando gli atti compiuti in tutti questi anni sono andati e vanno esattamente nella direzione opposta. Tanto più quando si sceglie di chiudere uno stabilimento come quello di Ascoli, danneggiando gli allevatori locali e lasciando a casa i lavoratori”. Intanto, il tavolo istituzionale che si è riunito giovedì rimanda alla prossima settimana quando, alla luce del Consiglio comunale aperto, potrà andare verso una pianificazione condivisa dagli addetti ai lavori. I vertici Cooperlat sembrerebbero rimanere fermi nella volontà di chiudere lo stabilimento ascolano, per i dipendenti si auspicano soluzioni condivise con i sindacati.