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ANCONA – Le imprese marchigiane dell’artigianato e del commercio si mobilitano e si organizzano per chiedere azioni immediate per affrontare una situazione ormai insostenibile; dalle Marche almeno 4 mila imprenditori associati a Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti partiranno il 18 febbraio per partecipare alla manifestazione in Piazza del Popolo a Roma organizzata da Rete Imprese Italia.

Ottanta pullman per rispondere allo slogan “Senza imprese non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”. Le richieste delle imprese e la modalità di partecipazione alla mobilitazione di artigiani e commercianti sono state illustrate dai presidenti Gino Sabatini (Cna), Salvatore Fortuna (Confartigianato), Claudio Albonetti (Confesercenti), Massimo Iacucci (Casartigiani) e Fausto Calabresi (Confesercenti Marche). “La manifestazione – hanno affermato – segnerà l’avvio di una mobilitazione che in questi giorni è partita sul territorio regionale e proseguirà anche dopo il 18 febbraio per dire basta a un fisco che schiaccia imprese e famiglie e sottrae risorse allo sviluppo, per dire basta al calvario burocratico e ad una tassazione locale sempre più pesante. Il livello di imposizione fiscale sui profitti delle nostre imprese, nel 2013, è stato del 65,8 per cento, oltre 20 punti sopra la media europea mentre la burocrazia costa alle piccole imprese 34 giorni di lavoro e una media per impresa di 7.091 euro l’anno. Inoltre – proseguono – la pubblica amministrazione paga le imprese dopo 170 giorni, contro una media europea di 61 giorni. Così non si può continuare. Occorre invertire subito la rotta”.

Nel 2013 nelle Marche hanno cessato l’attività 4.342 imprese artigiane e 2.757 imprese commerciali, non bastano a rilanciare il sistema produttivo i 3.358 artigiani e i 2.056 commercianti che hanno deciso di avviare una nuova attività. Il saldo resta pesantemente negativo, stando ai dati proposti, con una perdita di 984 aziende artigiane e 701 imprese commerciali per complessive 1.685 aziende e quasi 5 mila posti di lavoro; si aggiungono le difficoltà delle imprese di alloggio e ristorazione che hanno pagato un prezzo salato alla crisi.

Auspichiamo interventi di forte impulso alla ripresa economica e misure urgenti per valorizzare le nostre eccellenze e consentire alle imprese marchigiane dell’artigianato e del commercio, di resistere alle difficoltà e tornare rapidamente allo sviluppo“, fa sapere il coordinamento. In piazza per fisco, burocrazia, credito e lavoro; saranno questi i punti al centro della manifestazione del 18 febbraio e inviati ai consiglieri regionali, ai deputati e ai senatori per chiedere l’approvazione di un ordine del giorno di sostegno alle loro richieste.