Articolo
Testo articolo principale

Mi raccontava proprio ieri un’amica una simpatica avventura. Assorta nella lettura su un treno si è sentita improvvisamente osservata. Alza gli occhi a disagio e nota un signore dall’aria severa che con gli occhi ridotti a due fessure scruta con insistenza verso di lei. Voi penserete cosa starà guardando quello strano signore? (e giù a farvi cattivi pensieri, eh?). Bene dopo qualche minuto di questo teatrino la mia amica capisce e con un sorriso gira la copertina del libro verso il signore – per la cronaca si trattava del libro La voce del violino di Camilleri; il signore fa un gran sorriso e ringrazia appuntandosi poi il titolo su una piccola agendina.

Questo racconto mi ha fatto sentire improvvisamente parte di un club diffuso di perversi osservatori di libri altrui. Da bravi guardoni i lettori, soprattutto quelli che per vari motivi sono pendolari o sono costretti ad attese in luoghi affollati vivono la presenza di un altro lettore assorto come una tentazione enorme ed irresistibile. Mi sono riconosciuta nel signore silenzioso che supera il senso della privacy fino alla gaffe per intercettare un titolo ignoto e il piacere di indovinare, da un minimo particolare della copertina oppure (estasi suprema) dal riuscire a leggere mezza frase, il testo in questione è cosa che difficilmente si può spiegare senza essere presi per pazzi. Bene nella mia forza pausa dai libri vi vorrei raccontare delle mie ultime sbirciate che come un pungolo mi chiamano. Libri che altri stavano leggendo con un sorriso o uno sguardo sgomento e non conosco ma che so che hanno il potere di far sparire il treno, il bus, la fila alla posta.

Bene. Il primo titolo che mi viene in mente l’ho visto circa un mese fa tra le mani di una ragazzina alla fermata del bus. Serissima, con gli occhi super truccati, un discutibile paio di jeans fuxia e un libro che dal titolo mi ha subito incuriosito, La meccanica celeste di Maurizio Maggiani. Chissà come sarà… (se qualcuno l’ha letto accetto recensioni e commenti).

Il secondo testo lo aveva tra le mani una signora dall’aria molto mite che a spettava con stoica pazienza il suo turno alle poste. Io, disperata, in attesa di pagare il canone ho ammirato la potenza di quel libro capace di portare la signora lontano dalle scomode sedie e dal cicaleccio dell’ufficio affollato e ho memorizzato il titolo: L’amore è un dio di Eva Cantarella.

Il terzo titolo invece l’ho visto addirittura in un sacchetto. Un signore davanti a me all’edicola che comprava il biglietto aveva il libro, nuovo e ben visibile nella bustina trasparente della libreria Rinascita. Pur nella difficoltà di leggere il titolo ho intravisto e riconosciuto la copertina (che avevo intravisto già tra gli scaffali a lavoro) Si tratta de Il genio e il Golem di Melene Wecker.

Bene, spero di far finire questo delirio di libri che mi mancano presto… e a voi? È mai capitato di sentirvi sfacciati per la curiosità di capire che cosa sta leggendo il vostro vicino di posto? Scrivetemi a info@bibliodiversita.it