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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Tar accoglie il ricorso del Popolo delle Libertà sul Consiglio Comunale del 30 novembre scorso. L’assise era stata convocata con meno di ventiquattr’ore di anticipo, differentemente da quanto scritto nel regolamento, e proprio in quella sede si approvò l’assestamento del Bilancio 2013 con il conseguente aumento dell’aliquota Imu sulla prima casa.

Il Pdl si è battuto diversi mesi su questa vicenda; dopo le segnalazioni all’Ombudsman della Regione Marche, anche il Tar si è espresso una volta per tutte sull’illegittimità del Consiglio che decretò l’introduzione della mini-Imu. “Siamo stati tacciati di essere poco lucidi durante quel Consiglio comunale, – aveva dichiarato il gruppo Pdl a inizio 2014 – però oggi rigiriamo l’accusa”.

Secondo la sentenza del Tar, insomma, è confermata la violazione dell’articolo 80 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale che impone la convocazione della seduta almeno 24 ore prima. Seppur l’urgenza della deliberazione del 30 novembre per l’assesto del Bilancio, il rispetto del Regolamento è di primaria importanza. “In conclusione il ricorso deve essere accolto, – si legge nella sentenza – con il conseguente annullamento dell’impugnata delibera del Consiglio Comunale di San Benedetto del Tronto n. 103 del 30 novembre 2013”. Nelle prossime ore verranno approfondite le motivazioni della sentenza.