Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Ha scritto brani per i migliori artisti italiani del momento, da Emma Marrone a Marco Mengoni, passando anche per Francesco Renga ed Annalisa. Ora, però, è arrivato finalmente il momento di presentare il suo primo album, attraverso tre attesissimi concerti in programma alla “Miniera delle Arti” il prossimo 14 giugno. Un grande evento, dunque, quello organizzato dal cantautore e paroliere ascolano Dario Faini, in arte “Dardust”, che negli ultimi anni si è fatto apprezzare a livello nazionale e non solo, avendo partecipato più volte anche al Festival di Sanremo. Peraltro, nell’ultima edizione della kermesse, Dario è stato l’autore dei brani di Giusy Ferreri, Noemi e Cristiano De Andrè.

L’album è intitolato “Sette” e l’ingresso al triplice concerto (previsto per le 18, le 19 e le 21.30) è gratuito, anche se occorre prenotare il proprio posto inviando una mail all’indirizzo info@dardust.com. Durante gli spettacoli, peraltro, verranno anche ffettuate delle riprese con la regia di Alessandro Marconi. Il tutto andrà a far parte di un dvd che verrà usato in termini promozionali da settembre. Solo a 70 invitati a concerto sarà permesso di assistere a questa speciale performance che durerà 30 minuti che è la durata esatta dell’album.

“Ho intitolato l’album con questo numero per tanti motivi – spiega Dario Faini – Innanzitutto, perché sette è stato il numero dei giorni in cui questo disco è stato scritto. Sette, inoltre, sono anche le tracce del disco e stiamo parlando di un numero pieno di significati. Non a caso, poi, solamente 70 persone potranno assistere al mio concerto Ho voluto far convivere in questo album tutti i miei immaginari artistici spesso lontanissimi fra loro, come il pianoforte, gli archi, l’elettronica. Ho cercato un punto di incontro e ho scritto sette tracce strumentali che potrebbero essere definite musica contemporanea minimalista ma potrebbero essere anche ‘pop’. Diciamo che l’album rappresenta un progetto pianistico ma non lo è fino in fondo. E’ elettronico, ma sarebbe riduttivo. E’ musica cinematografica ma non lo è con esattezza. Dentro c’è la mia passione per l’elettronica, da Jon Hopkins a Brian Eno passando per la trilogia berlinese di Bowie e non a caso siamo stati a Berlino a scriverlo. In questo album – ha concluso il cantautore ascolano – c’è la mia passione per le colonne sonore di Alexandre Desplat, Yann Tiersen e Max Ricther, per una certa scuola pianistica ‘nordica’ come Nils Frahm, Olafur Arnalds e Max Ricther. Quella del 14 giugno, comunque, sarà una performance unica in Italia e invito tutti a partecipare”.