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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rinasce il festival sambenedettese Mare Aperto. L’edizione 2014, che si lascia ispirare alla prima del 2006, si apre alle forme d’arte e di sperimentazione per raccontare il mare sul filo del passato, del presente e del futuro. Un festival che mette al centro l’identità sambenedettese che in questi giorni si sta affacciando nel panorama più ampio della Macroregione Adriatica Ionica.

Il Comune di San Benedetto del Tronto e l’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’Amat, l’associazione I luoghi della Scrittura e il Circolo dei Sambenedettesi presenta un cartellone d’eccezione e punta la lente d’ingrandimento sulla storia, la cultura, l’arte e l’ambiente sul trait d’union dal sapore di salsedine. Dal 3 al 7 agosto, cinque giorni di spettacoli a ingresso gratuito che portano nella cittadina rivierasca i protagonisti del panorama culturale non solo italiano. Le estrose contaminazioni musicali della Bandadriatica (3 agost alle 21.30 in piazza Giorgini), Le sorelle Marinetti (6 agosto alle 21.30 in piazza Matteotti) e la musica sul mare del quartetto d’archi I solisti Piceni (7 agosto alle ore 23 al molo sud) sono le tre tappe musicali e d’intrattenimento del festival che lascia spazio alla letteratura sul mare. Dalle ore 23 alla Palazzina Azzurra, ospiti Nicolò Carnimeo per la presentazione del libro “Com’è profondo il mare. La plastica, il mercurio, il tritolo e il pesce che mangiamo” (4 agosto), Italo Moscati (5 agosto), Rosetta Martellini che presenterà una retrospettiva su Neruda e il mare (5 agosto) e Franca Minnucci con “Come il mare io ti parlo” (6 agosto). E ancora, i cammei di Mare Aperto 2014: David Riondino con “Il mio nome è Nettuno. Storie di naufragi da Ulisse a Schettino” con la partecipazione dell’artista Massimo Ottoni (4 agosto alle ore 21.30 in piazza Matteotti) e Massimo Cacciari con una originale interpretazione de “L’Ulisse dantesco” (7 agosto alle ore 21.30 in piazza Matteotti).

A rimarcare l’identità sambenedettese il suggestivo contributo di Benedetta Trevisani “Tabulae et fabulae” sulla scrittura di mare nello spazio adriatico (4 agosto alle 19 presso il Museo del Mare e della Civiltà marinara) e la preziosa riflessione di Gino Troli “Adriatico che fu, Adriatico che sarà” (6 agosto alle ore 10 presso la Pinacoteca del Mare). Nell’ottica di un continuo cambiamento il mare e il ritorno alle origini è l’interpretazione ideale per confermare San Benedetto al centro del panorama culturale e turistico di questa estate.

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