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ASCOLI PICENO – I tanti nodi che attanagliano il Piceno al centro dell’arrivo ad Ascoli del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. Diversi sono stati infatti i temi trattati durante il vertice, che si è tenuto all’Arengo, al quale hanno preso parte anche il sindaco Guido Castelli, il vice sindaco Donatella Ferretti e il vice presidente regionale Antonio Canzian. Un incontro definito dai quattro molto fruttuoso dove si è cercato di dare risposta ad alcuni dei problemi della città ma anche di cercare di individuare assieme dei percorsi strategici per lo sviluppo del territorio. La situazione dell’area Ex Carbon, il Polo Universitario, i rifiuti, la sanità, la Coalac ma anche la creazione di un brand dell’oliva e possibili scenari turistici in sinergia con altre città, sono stati gli argomenti in agenda a cui si è carcato di dare risposte  e trovare soluzioni.

Il primo punto toccato durante la conferenza stampa è stato quello della Restart. Da qui l’annuncio che l’area Ex Carbon è stata inserita in uno dei cinque interventi urgenti dove la Regione investirà ben 20 milioni di Euro, con Spacca che ha sottolineato come questa situazione sia una ferita aperta al cuore di una città così bella e che bisogna agire in fretta con al più presto la conferenza dei servizi che si riunirà per recepire le istruzioni date dall’Istituto Superiore di Sanità. Altri fondi poi annuncia il vice presidente Canzian arriveranno dall’Erap che così affiancherà il Comune per sbloccare definitivamente i due contratti di quartiere, Pennile di Sotto e Monticelli, attualmente fermi con la realizzazione di più di cento alloggi popolari. Quanto al Polo Universitario Castelli ha dichiarato che i lavori per la realizzazione della prima parte saranno terminati entro luglio 2015, così da permettere di essere utilizzato per l’anno accademico 2015/2016, in più si cercherà di realizzare anche strutture a supporto degli studenti come foresterie ed alloggi.

Altri temi importanti all’ordine del giorno sono stati la sanità ed i rifiuti. Per quanto riguarda l’ormai prossimo esaurimento della quinta vasca di Relluce, Castelli ha dichiarato che, in virtù di quando anni fa Ascoli si fece carico dei rifiuti di Macerata che si trovava in emergenza, la stesso quantità “ospitata” sarà messa nella seconda vasca, grazia ad un meccanismo di capping che ora rende la cosa possibile. Per la sanità invece Spacca ha auspicato che presto si possa ritornare ad investire nel settore, rafforzando anche i servizi socio-sanitari sia nel personale che nelle strutture, mentre il sindaco di Ascoli guarda all’ospedale unico ribadendo che nel Piano Regolatore questa idea è già presente e che ora bisognerà trovare un pieno accordo di tutte le parti. Tema molto delicato è quello della Coalac. Spacca ha annunciato che a breve i quattro presenti si torneranno ad incontrarsi insieme ad un imprenditore che sarebbe interessato all’acquisto dello stabilimento per valorizzare il latte fresco, in più nel accordo che è stato proposto alla Cooperlat vi è l’impegno di riprendere la produzione fino al 31 ottobre e di essere disposti alla vendita del sito.

Non poteva mancare poi nella discussione il discorso delle olive e più in generale della promozione turistica del territorio. Castelli ha sottolineato come sia importante la creazione di un brand sia dell’oliva ripiena che di quella tenera, quanto allo sviluppo culturale il sindaco ha ipotizzato una sinergia con Macerata, Fermo e Fano per costruire assieme un network per la stagione lirica invernale, oltre a chidere che anche Ascoli possa ospitare una mostra artistica di grande rilievo. Idea questa pienamente condivisa dal governatore Spacca, che sulle olive pensa che sia importantissimo avere curare la qualità per avere ambizioni, organizzandosi per una filiera di alto livello per evitare la dequalificazione del prodotto e quindi il deprezzamento. Quanto alla polemica sull’Expo il Presidente della Regione ha ricordato come a Brera ci sarà uno spazio espositivo dove ci saranno varie iniziative per valorizzare l’oliva, così come si cercherà di portare un flusso di visitatori in regione per far conoscere tutte le eccellenze agroalimentari delle Marche, visto che si tratta del settore che al momento ha maggiore successo sia inItalia ma anche all’estero.

 

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