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ASCOLI PICENO – Il consigliere regionale Giulio Natali interroga il Consiglio sulla realizzazione di una Casa Protetta di 20 posti nell’Area Vasta 5 ad Ascoli Piceno e lo paragona a un vero e proprio eco mostro.

Si sta parlando di uno scheletro di cemento armato posto in un’area sopra l’ospedale Luciani in via delle Zeppelle che attualmente ospita la Guardia Medica, la Residenza Sanitaria Assistenziale, la Residenza Protetta e un Servizio Residenziale Riabilitativo. Secondo la ricostruzione di Natali, la struttura risulta non completata e attualmente in stato di totale fatiscenza, mentre sull’ospedale Luciani si teme lo spettro di un’alienazione secondo i piani di riordino delle reti cliniche, in vista di impiegare le risorse ricavate per la realizzazione di un Ospedale Unico nella Vallata del Tronto.

“L’eco mostro, nascosto agli occhi di tutti, di cui nessuno conosceva l’esistenza e che non risulta censito all’Ufficio Tecnico del Comune di Ascoli Piceno é stato realizzato con danaro pubblico – spiega –. Cioè con il danaro dei contribuenti ascolani e del Piceno, dunque con i soldi delle stesse persone che si recano al Mazzoni e verificano la mancanza di medici e di infermieri, il taglio dei servizi e le chiusure dei reparti, che trascorrono ore ed ore al Pronto Soccorso. È costato 619 mila euro di danaro pubblico”.

A seguito di queste osservazioni, nell’interrogazione al presidente dell’assemblea legislativa delle Marche si chiede una risposta scritta a diversi dubbi e domande sulla struttura. Richiesti dal Giulio Natali, insomma, i responsabili tecnici e amministrativi coinvolti in questo progetto di realizzazione e la spesa effettiva affrontata finora. Riguardo all’ospedale Luciani si chiedono spiegazioni in merito all’occupazione della ex portineria e le risorse che siano state investite per la manutenzione tout court.

L’interrogazione a firma di Natali “verrà inoltrata anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica del Tribunale di Ascoli per tutti gli accertamenti che fossero ritenuti necessari”.

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