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CASTIGNANO – Arrivano da più parti i timori per un possibile rischio di dissesto idrogeologico, soprattutto dopo i tragici eventi che hanno interessato la Regione Liguria in queste ultime settimane. Nelle Regioni è cresciuto l’allarme a seguito dei repentini cambiamenti climatici dell’ultimo anno. Non fa eccezione la Regione Marche e in particolare il Piceno, che può vantare un entroterra tanto bello quanto fragile.

Da Castignano l’opposizione fa fronte comune sul tema, e in un incontro tenutosi ieri tra i gruppi consiliari Impegno Civico e Uniti per Castignano, i consiglieri comunali Lino Corradetti, Luigi Cava ed Eros De Carolis sono giunti alla conclusione che il problema della fragilità del territorio di Castignano e dell’esposizione al rischio di frane imponga una seria politica di prevenzione e programmazione degli interventi.

LE PAROLE DELLA MINORANZA – “I tragici eventi che si sono verificati in diverse regioni italiane nelle settimane passate – dichiarano i consiglieri – dimostrano come troppo spesso la ‘politica del balcone’ che tergiversa guardando dall’alto quello che accade sotto, senza intervenire se non a chiacchiere, rischia di produrre drammi umani ed economici con i quali poi il cittadino si ritrova a combattere da solo”.

L’ATTACCO AL SINDACO – “Sono mesi che gli amministratori di Castignano continuano a sbandierare i 380.000 euro e i 350.000 euro stanziati rispettivamente per la rupe di Castignano e per quella di Ripaberarda, sono anni che nei piani delle opere pubbliche annuali e triennali vengono previsti questi interventi e sistematicamente rinviati, sono molteplici le promesse fatte in campagna elettorale e pubblicate sulla stampa locale, ma ancora ad oggi i cittadini non comprendono le ragioni per cui si temporeggia e si rimandano le decisioni in merito agli interventi da realizzare e alle misure da adottare. Ogni anno, puntualmente, vengono rinviati all’anno successivo gli interventi approvati per l’anno in corso. Il sindaco Polini, nei giorni immediatamente successivi al suo insediamento, rese pubblica una dichiarazione in cui si riprometteva di concludere i lavori della rupe di Castignano prima della festa di Templaria che si svolge ad agosto. Come si giustificano esternazioni del genere, rese con tanta sufficienza su argomenti così importanti?”

AREA A RISCHIO – “Se ci sono ragioni che frenano questi interventi fondamentali per il territorio, è giusto che i cittadini vengano informati nella massima trasparenza. In un’area come quella del comune di Castignano, a potenziale rischio idrogeologico più alto, non sono più tollerabili esitazioni ed ingiustificati temporeggiamenti. Del resto ad aggravare una situazione già ad elevato rischio, concorre anche la scelta dell’amministrazione che, in occasione dell’approvazione del Piano di Emergenza votato dal consiglio comunale poche settimane fa, ha previsto stanziamenti pari a zero per tutto quanto concerne la prevenzione, quando ormai è pacifico e universalmente riconosciuto che un euro investito in prevenzione corrisponde a dieci euro necessari per il risanamento dei danni prodotti da eventi calamitosi”.

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