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CASTEL DI LAMA – Nonostante l’influenza, Pietro Marcolini non rinuncia alle ultime tappe del tour elettorale che lo vede candidato alle Primarie di domenica prossima. L’assessore al Bilancio e Cultura della Regione Marche ha incontrato ieri sera i cittadini di Castel di Lama e Monsampolo del Tronto.

L’INCONTRO A CASTEL DI LAMA – Tra i promotori del comitato a suo sostegno, il nutrito gruppo di “Adesso Castel di Lama”, nato tempo fa per sostenere la candidatura di Matteo Renzi. Uno dei suoi animatori, Claudio Bellini, spiega la scelta di Marcolini: “Come renziani lo sosteniamo perché pensiamo che abbia sufficiente esperienza politica a cui poter affidare anche un gruppo di giovani per la gestione del territorio. La nostra è inoltre una scelta ‘territoriale’, nel senso che vediamo Ceriscioli un rappresentante di una Provincia, quella di Pesaro-Urbino, distante dai problemi locali marchigiani e piceni; non vogliamo di nuovo dare un peso politico a Pesaro, che ha già a livello regionale e nazionale. Marcolini presenta un programma in cui ci riconosciamo, penso soprattutto allo stop del consumo di suolo o allo sviluppo delle nuove tecnologie. C’è molta innovazione e noi ci fidiamo di lui e del suo curriculum”.
Tra i sostenitori di Marcolini anche l’ex sindaco di Castel di Lama, Patrizia Rossini: “riteniamo che con il suo lavoro svolto da assessore abbia dimostrato capacità e competenza. In questo momento sono necessarie persone come lui, non dimentichiamo che la Regione Marche è una delle poche a non essere state commissariate. Inoltre confidiamo in un sereno svolgimento delle Primarie, una pratica democratica che ci distingue dagli altri partiti”. E, rivolta al candidato, ha chiesto più attenzione nei confronti di “un territorio trascurato. Castel di Lama è rimasta fuori dai finanziamenti di diversi bandi. Siamo un Comune in cui insistono una serie di servizi da tanti anni e non sappiamo se hanno recato danni alla salute dei cittadini perché nessuno ce lo dice, visto che non esiste nemmeno un registro dei tumori”. L’ex sindaco fa riferimento alla discarica e all’inquinamento da polveri sottili, ricordando che “abbiamo dovuto chiudere tre volte una strada principale per inquinamento”.

MARCOLINI – “Proviamo a rimboccarci le maniche e reagire. I cittadini vogliono soluzioni e non la solita denuncia”. L’assessore riconosce la difficoltà dovuta “a questi sette anni di crisi”, ma allo stesso tempo lancia un appello affinché ci si stringa tutti intorno ad un progetto comune, sfruttando le opportunità che provengono soprattutto dall’Unione Europea. Riconversione e formazione sono le parole che più cita nel suo intervento: “bisogna avere uno sguardo realistico, sappiamo che sempre più persone vivono in condizioni di povertà per la perdita di lavoro, ma il sostegno allo sviluppo si fa con una riconversione dell’apparato produttivo, anche nel Piceno. Parlo del sostegno all’innovazione tecnologica, alla ricerca scientifica, all’agenda digitale. Inoltre è necessaria una formazione per imparare nuovi lavori, in questo settore un ruolo importante lo assume la rete. Dobbiamo essere protettivi nei confronti del processo di uscita e nello stesso tempo aiutare i cittadini a rientrare nel mercato del lavoro attraverso l’apprendimento di nuovi lavori”.
Tra le opportunità da sfruttare a breve termine, Marcolini ricorda le risorse dall’UE, nello specifico POR
e poi PSE, da destinare allo sviluppo. “A fronte di un taglio di 230 milioni, avremo 175 milioni di euro in più. Utilizzeremo questi soldi attraverso un partenariato tra pubblica amministrazione, privati, associazioni di categoria sociali e culturali, università. Le regole che ci impongono sono stringenti ma l’opportunità è straordinaria”.
Un occhio di riguardo, infine, alle aree dell’entroterra su cui è necessario investire secondo alcune direttrici tracciate con la collaborazione dell’ex ministro Fabrizio Barca.

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