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ANCONA – Con il gran caldo scatta l’allarme incendi dopo che nei primi sei mesi la nostra regione è stata tra quelle più risparmiate dalle fiamme. Ad affermarlo è la Coldiretti Marche sulla base dei dati del Corpo Forestale secondo i quali nel periodo gennaio-giugno 2015 si sono verificati nove roghi, con quasi 23 ettari di superficie interessata. Un dato che colloca le Marche al secondo posto della classifica del minor numero di incendi, dietro la Val d’Aosta e in coabitazione con il Molise. Ora, con l’aggravarsi del rischio causato dal gran caldo, Coldiretti ha predisposto un decalogo per proteggere i 311mila ettari di foreste che coprono un terzo della superficie marchigiana.

IL DECALOGO CONTRO GLI INCENDI – La prima regola per evitare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne, precisa la Coldiretti, non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre, non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio, consiglia la Coldiretti, non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili a partire dal Corpo forestale (1515) o dai vigili del fuoco (115). Dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.

IL DECALOGO SALVA BOSCHI  DELLA COLDIRETTI

  1.  Evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze.
  2. Nelle aree attrezzate controllare la fiamma, evitando di accendere fuochi in giornate di vento.
  3. Prima di andare via verificare non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano fredde.
  4. Non gettare mai – afferma la Coldiretti – mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e verificare che la marmitta dell’automobile non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
  5. Non abbandonare rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità. In particolare, evitate la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.
  6. Se si avvista un incendio – suggerisce la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme.
  7. Informare Corpo forestale (1515) o Vigili del fuoco (115) o anche Polizia, Carabinieri, Prefettura, Comune.
  8. Essere precisi sul luogo dove si è sviluppato l’incendio perché la lotta contro il fuoco è contro il tempo.
  9. Un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza nella segnalazione di comportamenti sospetti.
  10. Date il vostro contributo – consiglia la Coldiretti – a una corretta informazione sulla prevenzione degli incendi: una cittadinanza più attenta e cosciente permette un maggiore controllo del territorio.
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