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ASCOLI PICENO – “Il tormentone e il chiacchiericcio sul Cotuge stanno riempiendo di ridicolo chi li ha provocati in queste settimane”, con queste parole della consigliera provinciale Valentina Bellini (PD) tenta di mettere un punto definitivo alla questione del Consorzio Turistico Comprensorio Monti Gemelli. “Gli interventi sul tema del rilancio del comprensorio montano saranno, da oggi, solo comunicazione di proposte operative su come tale rilancio dovrà, secondo noi, avvenire. – prosegue Bellini – Sappiamo che non è un problema del sindaco Castelli, ma noi dell’Amministrazione provinciale siamo fortemente impegnati a ridare qualche chance di vivibilità e di futuro, per quel che ci compete, al Piceno. Salvando, come si dice, il salvabile, rispetto ad errori e inerzie susseguitesi negli ultimi, drammatici anni”.

UNA QUESTIONE APERTA – Per l’esponente provinciale PD, il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha evitato il confronto e la discussione sui punti fondamentali del consorzio, che avrebbero dato una volta per tutte lo slancio necessario per il futuro del comprensorio. “L’attuale consiglio andava ricostituito nel novembre 2014, -spiega Bellini – come abbiamo puntualmente detto, inascoltati. Per quel che ci riguardava il giorno dopo il nostro insediamento, e in verità molto molto prima, quel consiglio di amministrazione doveva essere dimissionario, altro che atti deliberativi. E tutto questo è stato chiesto nella sede opportuna, ovvero durante l’assemblea consortile dei soci di cui facevamo parte”. Le polemiche e le questioni sollevate attorno al Cotuge, secondo la consigliera Bellini, sarebbero legate ai ruoli. Da un lato la paura che la Provincia voglia piazzare l’esponente PD nel nuovo consiglio d’amministrazione, dall’altro la volontà di mantenere lo status quo. Però il Cotuge continua ad aver bisogno di un percorso condiviso per garantirne il rilancio.

LE CONCLUSIONI – “Noi continueremo a fare le nostre proposte, come amministratori e come cittadini interessati al bene del territorio, provando a intercettare energie, risorse, competenze, e fondi. Mettendo insieme le tante persone che hanno in mente e nel cuore le numerose azioni positive che si possono attivare in quei luoghi. Cosa che nessuno negli ultimi dieci anni ha provato a fare”, così sentenzia Valentina Bellina e frena ogni sorta di polemica sul Cotuge.

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