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ASCOLI PICENO – In merito ai ricorsi al Tar inoltrati dal Comune di Ascoli e dalla società Ascoli Servizi Comunali è doveroso precisare che sono stati gli stessi ricorrenti a rinunciare alla richiesta di sospensione dell’efficacia degli atti impugnati. In virtù di questa rinuncia, il Tar si pronuncerà direttamente nel merito delle istanze cautelari il prossimo 20 maggio. Pertanto le ordinanze della Provincia di abbancamento nella discarica Geta continueranno a rimanere in vigore fino alla cessazione naturale della scadenza prevista dai provvedimenti. Questa circostanza, ossia la rinuncia degli stessi ricorrenti, conforta la convinzione della Provincia di aver agito in maniera appropriata di fronte alla grave situazione venutasi a creare con l’emergenza rifiuti.

 SULLE DICHIARAZIONI DI CASTELLI – “Chiariti gli aspetti giuridici e tecnici della questione, vorrei evidenziare il paradosso delle affermazioni pronunciate dal sindaco di Ascoli Guido Castelli – evidenzia il presidente della provincia Paolo D’Erasmo – da una parte, infatti, il primo cittadino lancia l’allarme accorato per il rischio dell’aumento delle tariffe salvo poi ricorre contro quelle stesse ordinanze, votate da 31 sindaci su 33 nell’assemblea dell’Ata, che hanno evitato nel 2015 l’abbancamento a Fermo con l’aumento certo delle tariffe del 40% per i cittadini del Piceno. Come ho più volte ribadito sulla futura gestione dei rifiuti del territorio sarà l’Assemblea dell’Ata a pronunciarsi e a valutare i possibili percorsi da intraprendere conciliando tutela ambientale e sostenibilità dei costi”.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA – “In ogni caso – continua D’Erasmo – continuerò la mia battaglia per il potenziamento della raccolta differenziata che rappresenta, a mio avviso, la strada maestra per diminuire sensibilmente le tariffe e programmare con più serenità avendo a disposizione una più ampia gamma di scelte”.

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