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ASCOLI PICENO – E’ una storia tutta italiana. E’ la storia di un albergo che in una sorta di perverso gioco dell’oca, dopo lungo peregrinare, si ritrova al punto di partenza”. Questo è il commento del consigliere regionale Piero Celani (Forza Italia) in merito alle sorti dell’hotel Marche e alla sua storia che non trova ancora una fine.

LA STORIA – “E’ quella scuola alberghiera per la quale ci siamo battuti negli anni scorsi. – ha esposto in una nota Celani – E’ un istituto di prestigio e tutto quel complesso è in funzione dell’istruzione specifica per tanti ragazzi che vedono in questo settore, quello alberghiero, una possibilità di lavoro.  A livello regionale poi, è un’eccellenza. Un istituto alberghiero in un albergo. Il tutto in una città, in un territorio, che punta forte sul turismo quale industria trainante del mercato. Per questo, convinti dell’importanza strategica dell’Hotel Marche, nel 2012, decidemmo di acquisirlo dalla Regione, debitrice nei confronti della Provincia di alcuni milioni di euro, insieme ai campi da tennis di San Marco e un conguaglio, a nostro favore di circa 800 mila euro. Oggi la Provincia vuole rivenderlo nuovamente. A chi? Alla Regione”.

LA VENDITA – “Secondo i proclami di D’Erasmo – prosegue Celani – la vendita è necessaria per far fronte al disperato bisogno di fondi per l’Ente. L’ex sindaco di Ripatransone, da quando ha scoperto il Monopoli, si sta trasformando in una specie di agenzia immobiliare”. Dopo aver venduto i 1.980 metri quadrati dei locali occupati dagli uffici della Prefettura, l’alloggio prefettizio ed il garage di palazzo San Filippo alla Invimit, è ora la volta dell’Hotel Marche comprensivo dell’Istituto Alberghiero. L’intenzione della Regione sarebbe quella di allestirvi gli uffici regionali presenti proprio ad Ascoli, anche se come riporta lo stesso Celani gli uffici potrebbero essere concentrati tutti in via Cagliari.

E L’ALBERGHIERO? – “Ma che importa, D’Erasmo dice che queste vendite sono vitali per ridurre il disavanzo di amministrazione. Ritengo invece che la vendita di questi immobili ha depauperato il patrimonio dell’Ente in modo incredibile e il tutto senza una sia pur minima strategia di fondo. Sono davvero curioso, infatti, di conoscere dove verrà collocato l’Istituto Alberghiero, e su quali laboratori potrà contare; se l’albergo verrà trasformato in un condominio o ospiterà veramente, con grandissima ed eccessiva disponibilità di metri quadri, uffici regionali”.

ALLA CORTE DEI CONTI – “Sulla vicenda, comunque, – ha concluso il consigliere di Forza Italia – mi piacerebbe sapere cosa ne pensano la Corte dei Conti e il Ministero della Pubblica Istruzione, ma soprattutto spero che il presidente Ceriscioli, per una volta, non ceda alla ‘ragion di stato del PD’, ma guardi agli interessi del Piceno, bloccando l’acquisto”.

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