Articolo
Testo articolo principale

Assunta Legnante è sempre più nella storia. La lanciatrice di Frattamaggiore infatti, ma ormai ascolana di adozione visto che nel Piceno vive e si allena da anni, ha vinto la medaglia d’oro alla Paralimpiade di Rio nel getto del peso. Un successo questo che va a bissare quello ottenuto quattro anni fa a Londra, ma che vale ancor di più visto i problemi alla schiena che ultimamente affliggono l’atleta e al filo da torcere dato dalla uzbeka Safyia Burkhanova, che alla fine si è dovuta “accontentare” del secondo gradino del podio. Decisivo un lancio da 15,38 m, effettuato con la sola forza delle braccia per non sforzare troppo la schiena, un particolare questo che impreziosisce ancor di più il trionfo della lanciatrice.

Assunta Legnante, una carriera di trionfi

Impossibile non fare il tifo per Assunta Legnante, che con la sua mascherina alla Diabolik e la sua irrefrenabile carica di simpatia e costante allegria ha contagiato tutti. Oltre questo però bisogna considerare che stiamo parlando di una delle atlete più forti della storia del movimento Paralimpico non solo nazionale, ma anche a livello globale. Oltre i due ori olimpici di Londra e Rio la Legante, che ha avuto una buona carriera anche tra i normodotati che ha dovuto abbandonare a causa del peggioramente della sua vista, ha nel suo palmares anche due ori ai Mondiali e uno agli Europei nel lancio del peso, ed anche un oro agli Europei nel lancio del disco. Oltre questo ha anche due record mondiali nel lancio del peso l’ultimo alla distanza di 16,79 m. Tutti successi questi che le sono valsi anche la massima onoreficenza sportiva italiana, ovvero il Collare d’Oro al merito sportivo nel 2015.

Le congratulazioni di Ceriscioli

Una straordinaria Assunta Legnante ha contribuito a rendere memorabile per gli Azzurri la giornata di ieri ai giochi paralimpici di Rio – ha dichiarato il presidente della Regione Marche Luca CeriscioliL’atleta di origini napoletane e marchigiana di adozione ha ottenuto l’oro nel lancio del peso, il secondo dopo Londra 2012 e già splendida atleta olimpica alle Olimpiadi di Pechino 2008 prima di perdere completamente la vista senza arrendersi. E’ la più grande al mondo di sempre sulle pedane dell’atletica, un onore essere rappresentati da atleti come lei che grazie a tenacia e passione, unite ad una simpatia contagiosa, sono un esempio di vita per i giovani, modello di coraggio e forza di volontà che tengono alto il valore dello sport”.

TAG: ,