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ASCOLI PICENO – “”Dopo i danni del terremoto, i danni di Castelli. Non bastava la gaffe sul modulo errato per la segnalazione dei danni del sisma, ora anche i sopralluoghi sono da rifare. Ben 500, non uno. Un dispiacere dover constatare come la nostra città veda a rischio i finanziamenti per il terremoto a causa dell’inadeguatezza del comune”. Così i consiglieri Pd Francesco Ameli e Massimo Gaspari sono intervenuti dopo l’anticipazione del sindaco di Ascoli sui rimborsi ai danni del terremoto.
QUESTIONE D MODULI – “Dato che il sindaco non è stato chiaro, ribadiamo che è fondamentale presentare il modulo IPP altrimenti sono a rischio i risarcimenti per le abitazioni. – hanno sottolineato i consiglieri – Il sindaco rischia di fare danni economici gravi ai cittadini che inconsapevoli non hanno ricevuto i sopralluoghi delle squadre preposte per farli. Anche nei piu remoti comuni colpiti dal sisma hanno applicato le procedure corrette, spiegate in almeno 7 riunioni. Ma noi non ce la prendiamo con la struttura tecnica del Comune sottoposta ad uno stress notevole subissata da centinaia di richieste di sopralluogo da parte dei cittadini. Ce la prendiamo con chi dovrebbe essere il capitano o l’allenatore, quel sindaco mediatico e itinerante che ultimamente sta diventando un collezionista di gaffes su ogni argomento.
L’ATTACCO A CASTELLI – “Non ci meraviglia queste gaffe. Basti pensare che durante l’emergenza post sisma con le scuole, palazzo dei Capitani, lo stadio e il suo stesso ufficio chiusi per i traumi del terremoto, il sindaco era in giro per l’Italia per presentare il suo libro sul no al referendum forse preoccupato dal taglio delle poltrone che in caso di vittoria del Sì potrebbe pregiudicare la futura carriera politica castelliana. Da un lato c’era il Castelli in versione Facebook che rassicurava la cittadinanza, dall’altro c’era il Castelli reale in viaggio tra Giovinazzo, Avellino, Fiuggi, Pontida, Matera in cerca di sponde per future candidature. Ma si sa, la fretta non è sempre una buona consigliera e quindi raccomandiamo al sindaco solo una cosa: pensi di più ai problemi della città e meno al suo avvenire politico almeno fino a quando resterà alla guida della nostra amata Ascoli”.
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