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ASCOLI PICENO – È stato presentato stamane presso il Polo di Scienze Unicam di Ascoli Piceno il progetto Giovani eccellenti matricole, ideato dalla Confartigianato di Ascoli e Fermo con il fattivo contributo del BIM Tronto che prevede la concessione di borse di studio a favore delle matricole meritevoli che si iscriveranno nell’anno accademico 2016/2017 al corso in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro (classe L-43) con sede ad Ascoli Piceno. Alla presenza del responsabile del corso, il prof. Marco Giovagnoli, del presidente della Confartigianato di Ascoli Piceno e Fermo, Natascia Troli e della rappresentante del BIM Tronto, Monica Cameli è stato illustrato il progetto, le modalità di partecipazione e le finalità che si intendono conseguire con le borse di studio.

L’INTERVENTO DI GIOVAGNOLI – Marco Giovagnoli ha esordito ricordando l’importanza delle borse di studio a favore dei giovani universitari, i quali vanno incentivati a tutelare, conservare e valorizzare il territorio attraverso la cultura. Questa, difatti, non deve essere considerata un orpello o un retaggio del passato, ma una peculiarità identitaria che deve trasformarsi in proficuo motore di sviluppo socio-economico per la comunità e in allettante fattore occupazionale per il singolo.

Il professore ha proseguito spiegando che il suddetto corso di laurea triennale forma una figura professionale non molto differente da quella di un artigiano che funge da collaboratore restauratore nonché esperto di diagnostica applicata ai beni culturali. Si tratta pertanto di un corso che crea e forma competenze rare, in quanto è presente solo in altre 5 sedi universitarie in Italia e rappresenta per il territorio un’eccellenza da tutelare e alimentare. Incardinare nel Piceno un percorso formativo così transdisciplinare che unisce abilità scientifiche e umanistiche significa offrire una grande opportunità a una città che si presenta come un laboratorio a cielo aperto. Essendo, quindi, l’unico corso in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro presente nel Centro-Sud Italia assieme a Roma, si tratta di un iter esperienziale in grado di formare delle figure professionali specifiche che nelle vicinanze non hanno equivalenti. Proprio il potenziale di innovazione e spinta all’autoimprenditorialità giovanile con radici nelle abilità tecniche e tecnologiche legate alla tradizione, hanno spinto la Confindustria e il Bim ad abbracciare questo progetto.

La L43 è una laurea di nicchia, dove i numeri delle immatricolazioni in atenei molto più grandi di Unicam e in realtà territoriali ben più popolose della nostra, non superano che alcune decine di matricole annue. Difatti, per l’anno accademico 2015/2016 i nuovi iscritti ad Ascoli Piceno sono stati 27, di cui 4 provenienti dalla Cina. Si tratta di una buona cifra visto che in altre grandi università il numero è stato lievemente superiore. Un tale risultato è stato possibile grazie  all’instancabile campagna promozionale dell’Unicam, caratterizzata perlopiù da incisivi progetti di alternanza scuola/lavoro.

Soddisfacente è anche la media dei laureati. Se ne contano 30 in circa 3 anni. Altrettanto positivo il numero di permanenza al corso che si aggira intorno al 95%. Ciò significa che si laureano quasi tutti gli iscritti e una tale risposta è legata sia a un eccellente lavoro di tutoraggio sia a un’inflessibile motivazione da parte del ragazzo. Per quanto riguarda i dati occupazionali, l’Alma Laurea presenta esiti apprezzabili. L’80% dei laureati riesce a trovare lavoro in un ambiente attinente al corso. Sono però informazioni ancora piuttosto generiche. Si potrà essere maggiormente precisi solo in futuro, quando si instaureranno legami solidi con il tessuto economico locale, grazie a un’agognata collaborazione fra università, fondazioni, enti pubblici e privati così da accompagnare i neolaureati verso un nuovo modello di sviluppo. Il destino occupazionale dei giovani dipende pertanto da un’auspicabile collaborazione fra atenei e imprese, conclude Giovagnoli.

BORSE DI STUDIO – Le borse di studio da assegnare, a cura di una commissione con membri di Confartigianato, Bim e Unicam, saranno cinque e suddivise in due categorie: la prima ricadente nei comuni aderenti al Bim (criteri di selezione saranno l’ISEE e il voto di maturità) con importi dai € 400 per il terzo classificato, € 550 per il secondo e € 700 per il primo; la seconda non avrà limiti territoriali, ma una premialità aggiuntiva verrà riconosciuta ai figli di artigiani con esperienza nel settore artistico da almeno 5 anni. Gli importi saranno di € 300 per il secondo e di € 500 per il primo classificato. Il bando con il modello di partecipazione, verrà pubblicato sui siti della Confartigianato, del Bim Tronto e dell’Unicam da martedì 18 ottobre con scadenza il giorno 31 ottobre 2016. Sarà possibile inviare la propria domanda anche a mezzo PEC.

 

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