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ASCOLI PICENO – A 24 ore dall’ultima grande scossa di 6.5 la situazione su Sibillini è davvero drammatica. Molti paesi sono stati letteralmente cancellati dal sisma, tanti sfollati e strade impraticabili. Per fortuna non si registrano morti. Tra i segni più inquietanti che il terremoto ha lasciato è la nuova frattura, ben visibile, lungo la costa del monte del Redentore, sui Sibillini, al confine tra Umbra e Marche, vicino a Castelluccio di Norcia.

La scossa di ieri non ha risparmiato Arquata del Tronto, ora rasa al suolo, sono infatti crollate le case che avevano resistito al sisma delle scorse settimane; a rimanere in piedi solo la rocca del Castello, simbolo della cittadina. La nuvola di fumo alzata dai nuovi crolli è arrivata nelle vicine frazioni confinanti di Acquasanta. Nuovi crolli e tanti danni anche nelle frazioni circostanti come a Pretare, Piedilama, Faete, Trisungo e anche la già martoriata Pescara del Tronto. Sempre ieri è stata emessa dal comune una ordinanza urgente di evacuazione della sua popolazione che è stata indirizzata verso la costa.

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Foto lapresse

Difficile la siutazione anche ad Acquasanta Terme. Il comune termale si estende per 56 frazioni e moltissime di esse hanno subito ingenti danni come Tallacano, Matera, Umito, Peracchia, Capodirigo, Favalanciata, Pomaro. Inquietante è stata al momento della scossa la nuvola di polvere che si è innalzata a Matera, ben visibile da Acquasanta, che segnalava la caduta della chiesa della frazione. Molte le strade impraticabili in direzione delle zone più lontane. Maggiori danni anche nel capoluogo dove ad essere danneggiate sono le abitazioni che erano rimaste agibili durante gli ultimi maggiori eventi. Per la nottata i suoi abitanti hanno potuto scegliere di dormire in alcune strutture ricettive di Martinsicuro.

Tanti danni e tanta paura anche nell’altro versante dove si trovano Montemonaco e Montegallo. Crolli in numerose frazioni della zona. Le 23 frazioni di Montemonaco sono in una situazione difficile, nuovi danni a Vallegrascia, Force, San Lorenzo, Villa Rossa, Colleregnone e Isola San Biagio; il sindaco Corbelli ha emanato anche qui l’ordinanza di evacuazione invitando la sua popolazione a spostarsi sulla costa. Stessa situazione a Montegallo che anch’essa registra nuovi importanti crolli. Si immensa ferita al patrimonio culturale con la perdita della chiesa di Santa Maria in Pantano. Nuovi danni a Balzo, Castro, Fonditore, Rigo, Propezzano. Il video dei cacciatori in azione nella zona, al momento della scossa, ha fatto il giro del web testimoniando la violenza e la forza emanata dalla natura durante quei terribili due minuti.

Ad oggi si segnalano un continuo minore sciame sismico in tutti i comuni dell’area dei Sibillini, diversi black out della corrente elettrica ma soprattutto difficolta di comunicazione attraverso la rete cellulare e attraverso le tradizionali vie di comunicazione terrestri; la Salaria risulta presidiata delle forze dell’ordine e chiusa in diversi punti della zona di Arquata.

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