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Era il 1981 quando Michele Paulicelli per la prima volta portava in scena il musical Forza Venite Gente, con testi in prosa e in versi di Mario Castellacci, Piero Castellacci e Piero Palumbo. L’edizione più celebre resta quella del 1991, sul sagrato della Basilica Superiore di Assisi, al cospetto di Papa Giovanni Paolo II, ma il successo della storia di San Francesco non si ferma qui con traduzioni in otto lingue diverse e i continui sold out nei vari tour che si sono susseguiti.

La Fly Communications torna in scena l’11 dicembre proprio con l’opera musicale dedicata al santo frate. Sul palco i performer della “sezione Broadway” della scuola di musical ascolana guidati dalla regia di Christian Mosca.

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Le luci del Nuovo Cineteatro Piceno si accenderanno per una doppia replica, alle 17 e alle 21, tra le ritmiche soft rock facilmente orecchiabili, famose in tutto il mondo, e le splendide coreografie realizzate da Chiara Gricinella, direttrice artistica della scuola di danza Lab22. L’unione fa la forza è il motto ideale per descrivere una collaborazione nata nel 2013 tra le due realtà artistiche con l’allestimento del musical Fame e tutt’ora estremamente produttiva.

Ma cos’ha di speciale Forza Venite Gente? La storia di un uomo santo può mai essere così coinvolgente ed elettrizzante? Procediamo con ordine! La struttura del musical è completamente originale: in parte ispirata al teatro medievale inglese delle morality plays, con le personificazioni del male, della povertà, del lupo e della morte, in parte guarda le grandi opere musicali con soli due personaggi parlanti, Pietro Bernardone, padre di Francesco, e la cenciosa, la matta del paese. L’accostamento di due caratteri così diversi come fil rouge dell’intera vicenda, permettono una continua attenzione dello spettatore verso ciò che accade in scena.

Già il 19 Dicembre 2015 la Fly Communications aveva portato nel teatro Ventidio Basso la magia di San Francesco, registrando un sold out strepitoso. Valore aggiunto della produzione fu la partecipazione della Quintana di Ascoli Piceno rappresentata dalle chiarine, gli sbandieratori e i tamburi del Sestiere di Porta Romana, così da immergere completamente lo spettatore nelle medievali atmosfere. Anche in questa edizione dell’11 dicembre non mancheranno bravura e capacità tecniche e proprio con un esempio di queste qualità vogliamo lasciarvi. Ecco la splendida povertà, interpretata da Eleonora Gagliardi, insegnante di canto della scuola di Musical Fly, in una toccante interpretazione.

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