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ASCOLI PICENO – Dopo i crolli delle stalle, la morte di mucche e pecore a causa dei ritardi nell’arrivo delle strutture mobili e le ripetute denunce della Coldiretti, la Regione Marche fa retromarcia e annuncia l’arrivo delle indicazioni per applicare l’ordinanza 5 del decreto sul terremoto che consente alle aziende di rivolgersi direttamente alle ditte per la realizzazione delle strutture per ospitare gli animali. Con amarezza Coldiretti prende di questo provvedimento che arriva troppo tardi per gli allevatori che dopo le nuove scosse di terremoto e la neve si sono trovati in notevoli difficoltà.

“In questo modo si punta ad dare risposta alle aziende danneggiate con il sisma di ottobre-novembre, dopo i vergognosi ritardi accumulati per quello di agosto. – hanno commentato – A tale scopo la Regione ha annunciato alle organizzazioni l’invio di squadre di tecnici nelle aziende per verificare nuovamente i danni e il fabbisogno di moduli. Un nostro rappresentante farà parte delle squadre al solo scopo di vigilare affinché non si ripeta quanto successo per il sisma del 24 agosto, con quasi seimila animali lasciati a morire in mezzo alla neve per l’incapacità di consegnare in tempi brevi le stalle mobili necessarie – spiegano il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante, e il direttore Enzo Bottos – A ognuno il proprio ruolo: a noi quello di tutelare le aziende agricole e all’Ente quello di fornire le risposte che sono mancate in questi cinque mesi, per le quali il presidente Ceriscioli e gli assessori Casini e Sciapichetti devono ora assumersi le proprie responsabilità”.

Attualmente si parla di oltre settecento strutture, di cui 370 stalle. In questi giorni, inoltre, sono state evacuate le stalle crollate o lesionate con le ultime scosse. “L’avvio, in notevole ritardo, del percorso per far fronte ai danni del terremoto di ottobre, – ha ammonito Coldiretti –  non deve far passare in secondo piano la necessità di far arrivare nel più breve tempo possibile le stalle attese da cinque mesi dalle aziende danneggiate con il sisma di agosto”.

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