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Novità in merito al Decreto Sisma, specie in fatto di danni indiretti subiti dalle azienda dei territori colpiti dal terremoto registrando un sostanzioso calo di fatturato. Sono stati stanziati, infatti, 23 milioni per il 2017 per chi ha avuto riduzioni di fatturato oltre il 40 per cento rispetto al triennio precedente. “Non sono moltissimi e si dovrà lavorare per garantire un risarcimento a una platea più vasta di imprese – è il commento di Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – ma si tratta di un segnale importante di sostegno per il ripristino delle migliori condizioni di vita, per i cittadini e le imprese, nei territori colpiti dal terremoto”.

L’emendamento al Decreto sisma

L’articolo “20 bis”, emendato dal Governo grazie anche all’azione di sprone della Cna, prende atto in maniera ufficiale dei gravissimi danni indiretti che hanno dovuto subire, e che presumibilmente subiranno per ancora molti mesi – le imprese del Piceno. Quelle del cratere ma anche quelle di zone limitrofe che, pur non avendo avuto danni materiali concreti hanno visto ridurre fortemente il loro fatturato. “Come Cna di Ascoli – aggiunge il direttore Balloni – ci siamo subito mossi, sia come Rete Imprese Italia che sollecitando la nostra Cna nazionale per mettere mano a un problema che, oltre ai danni delle scosse, rischiava di mettere definitivamente in ginocchio tutto il Piceno. Il nostro sistema di Cna nazionale, e l’attenzione di parlamentari del territorio, come Luciano Agostini, ci hanno permesso di portare a casa un primo importantissimo risultato”.

Per la ripresa delle imprese

La parte del Decreto sisma relativa ai danni indiretti recita, infatti, che questi primi 23 milioni di euro sono stanziati al fine di favorire la ripresa produttiva delle imprese del settore turistico, dei servizi connessi, dei pubblici esercizi, del commercio e dell’artigianato. Unica condizione per accedere al sostegno quella di avere un’attività insediata da almeno 6 mesi in una delle province dove siano presenti comuni facenti parte del cratere. Lo stanziamento è di 23 milioni di Euro per il 2017 e vi si può accedere documentando un calo di fatturato della propria attività – nei sei mesi successivi agli eventi sismici – non inferiore al 40 per cento rispetto alla media del medesimo periodo del triennio precedente.

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