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“Finalmente hanno gettato la maschera! Dopo tre anni in cui hanno cercato di camuffarsi da improbabili personaggi nuovi della politica lamense, nella giornata di oggi i consiglieri di opposizione, obbedendo agli ordini di Domenico Re e Patrizia Rossini, si sono dimessi in massa provocando lo scioglimento del Consiglio comunale. Movimento Cinquestelle e Pd, destra e fuoriusciti, tutti insieme “appassionatamente”, condannano Castel di Lama al ritorno anticipato alle urne in un momento di grande difficoltà legato al terremoto, in cui ci sarebbe bisogno, invece, di stabilità, responsabilità e senso delle istituzioni”. Così il sindaco lamense Francesco Ruggieri ha commentato quanto accaduto a Castel di Lama tratteggiando le sorti del paese.

Lo hanno fatto di nascosto, nell’ombra dell’ufficio protocollo, evitando accuratamente ogni passaggio in Consiglio comunale, dove avrebbero dovuto spiegare all’opinione pubblica cos’è che li tiene insieme. – ha aggiunto – Credo sia ora chiaro a tutti qual è stata la portata rivoluzionaria della nostra esperienza amministrativa che ha scatenato contro di noi tutti i vecchi tromboni e affaristi della politica locale: costoro devono dire grazie a Bochicchio e company, la cui missione di restaurare il vecchio regime risulta adesso più esplicita che mai.

Ruggieri: “Noi siamo pronti al voto”

“Il senso di responsabilità ci aveva imposto di cercare tutte le soluzioni possibili e praticabili per proseguire la legislatura, ma noi siamo pronti al voto e partiremo già nei prossimi giorni con una campagna elettorale capillare per spiegare alla gente quello che abbiamo fatto e gli ostacoli che abbiamo dovuto superare! Siamo convinti che l’opposizione, oggi unita contro di noi, verrà frantumata e dispersa in mille rivoli dal ritorno alle urne e i cittadini comprenderanno che la nostra è e resta l’unica proposta credibile per Castel di Lama. Anche perché, visto che l’operazione per mandarci a casa è stata guidata da Domenico Re e Patrizia Rossini i quali vogliono tentare un’impossibile resurrezione, gli elettori, come nel 2014, sceglieranno di stare con noi”.

Sindaco al veleno

In questi anni in tanti hanno remato contro; il vecchio potere che abbiamo mandato a casa ha tentato in tutti i modi di metterci il bastone tra le ruote, trovando purtroppo terreno fertile in quei consiglieri che, a parole, dicevano di voler combattere, ma con il quale poi tramavano nell’ombra. Abbiamo dovuto difenderci da decine di denunce ed esposti che si sono conclusi tutti con il medesimo risultato, ossia il riconoscimento, da parte di tutti i tribunali interessati, delle nostre ragioni e della nostra correttezza! Non ho mai ceduto ai ricatti, dei fuoriusciti come della destra, e per questo posso andare a testa alta tra i miei concittadini. – e ha concluso – A chi, senza conoscenza e rispetto della storia recente e passata del nostro paese, non ha avuto neppure il pudore di aspettare che si tenesse la Fiera, l’evento più importante del nostro comune, per gettare Castel di Lama nell’avventura del commissariamento e del ritorno alle urne, diciamo che la battaglia è appena cominciata e non lasceremo che il nostro comune cada nelle mani di vecchi e nuovi approfittatori”.

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