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Torna a farsi sentire il coordinamento no ospedale unico piceno, che domani, 9 settembre, alle 17.00 ha previsto un incontro con la cittadinanza presso la libreria rinascita di Ascoli Piceno.

L’occasione è quella di riflettere e parlare dell’impatto che una simile scelta, operata dalla regione, avrà sugli abitanti e l sue potenziali conseguenze, anche attraverso uno studio sulla località Spinetoli condotto da un esperto del settore.

Il coordinamento No Ospedale Unico

L’idea di fondare un coordinamento apolitico che si facesse portavoce del pensiero dei cittadini di questo territorio sul nuovo ospedale unico piceno è nata grazie a Cinzia Ficcadenti, insegnante, Marco Pietruzela, maestro di musica e Barbara Nico, operatrice sanitaria presso l’ospedale di San Benedetto.

Così è stata creata l’Omonima pagina Facebook  che ha superato i 2000 like.

“Questo coordinamento, vuole fare chiarezza sul progetto presentatoci dalla regione Marche, e capire se sia valido o meno”, ha spiegato la Ficcadenti. E quindi l’incontro di domani si profila come un’occasione per discutere di sanità in maniera trasversale e fuori dalle logiche della politica; per fare chiarezza insomma.

Inoltre il coordinamento piceno è in contatto con altri movimenti cittadini spontanei sorti nelle provincie di Fermo, Macerata e Pesaro che si trovano a dover valutare allo stesso modo le scelte operate dalla Regione in tema di sanità ed ospedali unici.

Basti pensare alla struttura d’eccellenza maceratese che è stato scelto di collocare in una zona che è risultata essere altamente inquinata, per la quale è senz’altro necessaria un’opera di bonifica.

Ospedale Unico Piceno un progetto valido? C’è uno studio

Il tema di questo nuovo incontro sarà dunque la località. Spinetoli è la scelta giusta? Cosa cambierà in fatto di tempistiche di raggiungimento della struttura sanitaria durante un’emergenza? Quanto potrebbe costarci allungare i percorsi anche solo di otto o dieci minuti? Spinetoli è collegata bene o forse si deve ripensare anche ad una sistemazione della viabilità?

Per rispondere a questi interrogativi è pronto uno studio condotto dall’architetto Gino Micozzi che ha preso in esame tutte le potenziali reti di collegamento del territorio al nuovo presidio ospedaliero. In tal modo, secondo i promotori, si riuscirebbe a mettere nero su bianco i vantaggi – se vi sono – di collocare in quella zona una struttura di Vitale interesse per tutto il territorio.

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