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La pensione anticipata 2019 entrerà in vigore insieme a una nuova riforma pensioni che porterà a cambiamenti nei requisiti e modalità di adesione. Ogni giorno sappiamo qualcosa di più su tutte le sue possibili modifiche e ci arrivano costantemente novità e aggiornamenti sugli elementi basilari che la riguardano.

Il dibattito si fa ogni giorno più vivo con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore delle misure previste dal Governo Conte. Questo da una parte ci si rassicura di una futura possibilità di superamento della riforma Fornero e dall’altra assicura un’entrata in vigore delle nuove misure in modo graduale.

Pensione anticipata 2019, requisiti richiesti

Dal primo gennaio 2019, i requisiti richiesti per rientrare nelle generalità delle pensioni affronteranno un aumento di 5 mesi per l’aspettativa di vita e diventeranno indipendenti dall’età. Anche se per la pensione anticipata ordinaria i requisiti resteranno gli stessi, sarà la decorrenza che si sposterà di 3 mesi. Questo a causa del ritorno delle finestre.

Per uscire dal mondo del lavoro saranno richiesti contributi di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne. Oltre che l’attesa dell’inizio della finestra prevista; altrimenti si potrà uscire con una pensione contributiva anticipata con 64 anni e 20 di contributi.

Ma non è tutto, la pensione potrà essere raggiunta anche con il cumulo gratuito dei contributi accreditati grazie a gestioni previdenziali diverse. Perché, ovviamente, in un mercato del lavoro come quello odierno sono in pochi a vantare una carriera lavorativa unica e continuativa. Molte volte i contributi arrivano in diverse modalità e sono accumulati relativamente alle diverse tipologie di carriera: lavoratore subordinato, dipendente o libero professionista. 

Sono inoltre previste nuove agevolazioni nelle pensioni ultima ora con notizie in continuo aggiornamento.

Pensione anticipata 2019 ultime notizie e agevolazioni

pensione anticipata 2019

Tra le tante agevolazioni in programma la più chiacchierata è la Quota 100. Questa partirà da febbraio 2019 e consentirà di accedere all’età pensionistica a tutti coloro che avranno due requisiti basilari: 62 anni di età e hanno versato 38 anni di contributi. Questi potranno accedere alla pensiona anticipata anche se tenendo conto di un taglio sull’assegno della pensione che potrebbe arrivare fino al 25% del totale.

Scopri di più sulla Manovra fiscale 2019: quota 100 a 62 anni. Come funziona, età e requisiti 

La pensione anticipata quota 41, invece, prevede l’essere lavoratori precoci, 41 anni di contributi più 3 mesi di finestra. Su questa è ancora attivo il dibattito sulla possibilità che venga trasformata in una pensione quota 41 per tutti e non solo per i lavoratori precoci. La data prevista per tale cambiamento sarebbe, ipoteticamente, il 2022.

L’Ape volontario resta ancora attivo per tutto il 2019 e sarà possibile richiederlo con requisiti invariati per la pensione di anzianità dei lavoratori precoci. Come anche dovrebbe subire una proroga l’Ape sociale.

In attesa del reddito di cittadinanza vero e proprio, sarà anche introdotta la pensione di cittadinanza con fino a 750 euro al mese di assegno.

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Tra un cambiamento e l’altro, infatti, cresce sempre di più la preoccupazione di molti lavoratori che tra carriere discontinue, prestazioni occasionali, continui licenziamenti e chiusure dovute alla crisi, non vedranno mai i 40 e più anni di contributi.

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