Articolo
Testo articolo principale

Alcuni studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore (IIS) “Enrico Fermi” di Ascoli Piceno saranno ad Alicante (Spagna) il 28 gennaio prossimo, per disputare la finalissima della manifestazione mondiale “Zero Robotics”, dopo aver superato tutte le fasi della competizione (svoltesi tra giugno e dicembre 2018) e dopo essere arrivati tra i 13 istituti scolastici finalisti (su 208 partecipanti in totale).

Cosa è Zero Robotics: in finale ci sarà anche l’Istituto “Fermi” di Ascoli

“Zero Robotics” è una competizione internazionale di robotica aerospaziale, che si basa sulla programmazione di speciali robot denominati “SPHERES” (Synchronised Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites), ovvero satelliti artificiali dalla forma quasi sferica (in realtà hanno 18 facce) realizzati dal “MIT” (Massachussets Institute of Technology) di Boston, che si trovano all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

La competizione è iniziata online, sul sito web http://zerorobotics.mit.edu/, dove le persone si sono registrate per entrare a far parte di una Squadra (Team), capitanata da dei Capi Squadra (Mentors). Le squadre che si vengono a formare possono, così, partecipare alla gara che ha una cadenza annuale.

Dopo varie fasi di competizioni virtuali secondarie, si selezionano i finalisti per competere, dal vivo, in un campionato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

I partecipanti alla gara possono creare, modificare, condividere e simulare un codice attraverso il “browser” del computer (ovvero tramite l’applicazione che serve a gestire l’acquisizione, la presentazione e la navigazione di risorse sul web). Il codice elaborato servirà a far funzionare un robot che si trova nella Stazione Spaziale Internazionale.

I robot “SPHERES” devono essere programmati, per essere resi idonei a muoversi e a catturare i detriti spaziali che si trovano all’interno della Stazione Spaziale. Per la finale, è previsto che sulla Stazione dovrà essere eseguita l’operazione di aggancio e recupero dei detriti.

L’Istituto “Fermi” è alleato con due scuole, una della Germania e una dell’Australia: tutti fanno parte del Team “Capitan Hook”.

Un astronauta statunitense farà da arbitro alla competizione finale e farà muovere le sfere sulla navicella spaziale, attraverso il codice elaborato dagli studenti.

I cinque studenti partecipanti dell’Istituto “Fermi” sono: Davide Marchetti, Matteo Pulito, Zhaohui Song, Lorenzo Tucci (Classe 4B Informatica) e Alessandro Nerla (Classe 5B Informatica). La docente referente è Donatella Talamonti.

Le parole della dirigente dell’Istituto “Fermi” Palanca e dei politici Fioravanti e Latini 

La dirigente dell’IIS “Fermi” Prof. Patrizia Palanca ha affermato: “Ringrazio tutti gli insegnanti che hanno permesso la realizzazione di questo traguardo; l’Istituto che dirigo dev’essere un riferimento, dal punto di vista tecnologico, per il nostro territorio. Il fatto di trovarci in una ‘Area di crisi complessa’ è stato un punto debole, ma anche uno stimolo per dar vita a idee fresche e innovative a servizio del territorio. Saluto il Presidente del Consiglio Comunale, Marco Fioravanti, che ha studiato e si è diplomato all’IIS ‘Fermi’. E’ un segno che la frequentazione di questa scuola porta a raggiungere dei successi, anche dal punto di vista politico “.

Queste le parole della deputata Giorgia Latini (Vicepresedente Commissione Istruzione e Cultura alla Camera): “E’ importante essere al passo con i tempi  e, con la tecnologia si può far diventare possibile ciò che è impossibile. Mi impegnerò a far venire il Ministro dell’Istruzione Bussetti ad Ascoli, in alternativa l’Istituto ‘Fermi’ potrebbe mandare una sua delegazione presso il Ministero a Roma”.

Infine, queste le dichiarazioni di Marco Fioravanti (Presidente del Consiglio Comunale di Ascoli): “Gli anni passati sui banchi di scuola sono tra i più importanti della nostra vita. Negli ultimi anni di scuola, avevo il sogno di studiare Relazioni Internazionali, poichè mi piaceva la politica internazionale. Dopo la scomparsa di mio padre, il mio sogno è venuto meno e ho lavorato diversi anni in una fabbrica. Poi, qualche anno dopo, alternando i turni lavorativi di notte con gli esami che ho dato all’Università di Macerata, sono riuscito a laurearmi e a diventare Presidente del Consiglio Comunale. Possiamo avere dei sogni che sono difficili da realizzare, ma con sacrifici, studio e ascolto degli altri possiamo farcela. Non dobbiamo farci condizionare dalla vita, ma noi stessi dobbiamo condizionare la vita”.

TAG: , , , , , , , ,