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Un incontro informale, in linea con l’artista ma prima ancora con l’uomo, quello che non hai mai dimenticato da dove viene: Dario Faini si è raccontato alla stampa questa mattina, in compagnia del sindaco di Ascoli, Guido Castelli.

“Dario è una delle piste che mettono in grande risalto questa città – ha esordito Castelli – segno che ad Ascoli accadono cose che creano una serie di storie molto positive”.

Reduce da una “vittoria incredibile, miracolosa e completamente inaspettata” a Sanremo, Dario ha fatto il punto sull’esperienza al teatro Ariston e sui nuovi progetti, a cominciare da un contratto internazionale per Dardust in giro per il mondo partendo dall’Italia e magari, con una nuova data zero proprio al Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

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Dario Faini e la vittoria di Mahmood a Sanremo

Faini comincia con un doveroso ringraziamento al primo cittadino ascolano che in questi dieci anni lo ha sempre appoggiato, “aiutandomi anche a far germogliare progetti e idee. Torno sempre con grande piacere ad Ascoli e amo valorizzare i mille talenti di questa città”.

E su Sanremo? La vittoria, a detta di Dario, è stata completamente inaspettata: “ho portato all’Ariston brani molto più sanremesi, quello di Mahmood è un brano coraggioso e innovativo che abbiamo deciso di portare a Sanremo come esperienza diversa dal solito, ma nessuno di noi pensava di vincere”.

Da Ascoli, durante l’esperienza sanremese, è stato immenso l’affetto, anche se “non sono mancate alcune polemiche a sfondo razzista che poco mi sono piaciute, ma preferisco concentrarmi su quanto di positivo mi è arrivato” (leggi: Caso Mahmood, la proposta Lega).

Sulle polemiche post Sanremo, Dario si limita a dire che “in manifestazioni del genere, come anche gli Oscar o la Mostra del Cinema a Venezia, la giuria ha e deve avere un ruolo importante nella decisione finale. Trovo giusto il bilanciamento tra giuria e televoto e non vedo nulla di sbagliato in questo meccanismo”.

“Di questo Sanremo ho amato i brani più moderni, come quello di Achille Lauro, segno di una rivoluzione in atto della forma canzone, oggi completamente contaminata da nuovi linguaggi espressivi”.

Grande anche l’emozione di trovarsi sul palco con un suo mito di sempre, Claudio Baglioni, e di essere annunciato proprio da lui. Dario ha infatti confessato che, da ragazzo, ha spesso seguito i suoi tour, facendo parte del fan club del cantante. 

Dario Faini e Mahmood, la collaborazione artistica

“Avevo notato Mahmood a X Factor, anche se era uscito immediatamente. Avevo provato anche a contattarlo ma in quel momento non ci siamo incontrati. Poi, è entrato nella Universal e da lì, lo scorso abbiamo cominciato a collaborare a diverse canzoni, fino a Soldi, che abbiamo deciso di presentare a Sanremo 2019”, racconta Dario. 

La collaborazione artistica, ovviamente, continua a gonfie vele: “Ci sentiamo con messaggio vocali praticamente tutti i giorni”. E all’orizzonte c’è l’Eurovision con una versione di Soldi più contratta e contenuta nei 3 minuti consentiti dal concorso, su cui ci si appresta a lavorare. 

Dario Faini oggi: Dardust e Ascoli Piceno

Il presente di Dario si chiama soprattutto Dardust, anche se non mancheranno le collaborazioni artistiche con diversi cantanti, tra cui Tommaso Paradiso in procinto di uscire con un nuovo album.

Partirà un tour mondiale dall’Italia e Dario spera di poter programmare, come diversi anni fa, la data zero proprio al teatro Ventidio Basso di Ascoli. In ogni caso, con il sindaco c’è in programma un incontro con i ragazzi ascolani: “l’esperienza di Dario Faini è molto positiva – ha detto Castelli – perché, nonostante i successi, questo ragazzo ha sempre continuato a studiare, a lavorare e non ha mai perso l’educazione e il garbo che lo contraddistinguono”.

Intanto, l’8 maggio tornerà al Ventidio Basso, con il consueto appuntamento per l’AIL con due super ospiti che saranno annunciati a breve. 

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