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Sono cinque i Comuni delle Marche che potranno beneficiare dei fondi Spiagge Sicure 2019. A ciascuno di loro andrà un tesoretto di 42.000 euro per l’assunzione a tempo determinato di agenti di polizia locale, il pagamento degli straordinari e l’acquisto di nuove attrezzature o per campagne di sensibilizzazione.

I Comuni marchigiani coinvolti nel progetto sono Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto, Porto San Giorgio e Potenza Picena, così come riferito da una nota del Viminale.

Spiagge Sicure 2019, a cosa serve

L’obiettivo di Spiagge Sicure è contrastare l’abusivismo commerciale e la contraffazione durante il periodo di massima affluenza turistica.

Con l’edizione 2018, che aveva a disposizione metà dei fondi di quest’anno, il bilancio aveva soddisfatto il Viminale con 184 assunzioni a tempo determinato di agenti di Polizia Locale, 17.168 ore di lavoro straordinario pagate, 145mila euro investiti per acquistare mezzi e attrezzature.

I risultati? Eccoli: 3.313 illeciti amministrativi e penali, sequestrati 341.000 prodotti per oltre 2,7 milioni di euro. 

A questo vanno aggiunti i controlli straordinari del 2 agosto 2018: 11.444 unità tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, polizia locale e Capitaneria di porto che avevano moltiplicato le verifiche.

“L’iniziativa Spiagge Sicure – spiega il ministro – non solo è un rimedio efficace contro l’abusivismo e l’illegalità durante il periodo di massima affluenza turistica, ma è anche un concreto segnale di attenzione alle comunità locali e alle loro richieste. Ricordo, a questo proposito i 400 milioni stanziati per i Comuni sotto i 20.000 abitanti, i fondi per le Province, l’incremento di risorse per la videosorveglianza (per aiutare alcuni Comuni esclusi dall’ultimo bando), l’operazione Scuole sicure che ha coinvolto quindici città italiane. Dalle parole ai fatti”.

Il ministro sta scrivendo ai 100 sindaci coinvolti nel progetto.

Tutti i comuni di Spiagge Sicure 2019

Ecco i cento comuni coinvolti:

  • Sardegna: Pula, Dorgali e Stintino.
  • Campania: Capri, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Vico Equense in provincia di Napoli; Amalfi, Ascea, Centola, Maiori, Pisciotta, Positano e Ravello.
  • Toscana: Orbetello e Scarlino, Campo nell’Erba, Castagneto Carducci, Cecina, Marciana, Piombino, Porto Azzurro, Portoferraio e Rosignano Marittimo, Forte dei Marmi; San Giuliano Terme. 
  • Emilia Romagna San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Misano Adriatico.
  • Friuli Venezia Giulia: Grado e Lignano Sabbiadoro.
  • Liguria: Lavagna, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante, Bordighera, San Bartolomeo al Mare, Lerici, Levanto, Monterosso al Mare, Riomaggiore, Albenga, Andora, Ceriale, Laigueglia, Pietra Ligure, Spotorno, Varazze. 
  • Veneto: Caorle, Chioggia, Eraclea.
  • Abruzzo: Vasto, Alba Adriatica, Martinsicuro, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Silvi.
  • Lazio: Sperlonga, Tarquinia e Montalto di Castro. 
  • Marche: Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto, Porto San Giorgio e Potenza Picena.
  • Basilicata: Bernalda, Nova Siri, Scanzano Jonico e Maratea.
  • Calabria: Corigliano Calabro, Praia a Mare, Scalea, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Parghelia, Pizzo, Ricadi, Tropea e Zambrone. 
  • Puglia: Monopoli, Polignano a Mare, Carovigno, Ostuni, Mattinata, Rodi Garganico, Melendugno, Nardò, Porto Cesareo, Castellaneta.

 

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