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Terremoto: il Sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni, è esasperato per la situazione di stallo che sta caratterizzando la ricostruzione post-sisma e medita di dare le dimissioni.

“A tre anni dal terremoto del 2016, è ancora tutto fermo. – ha dichiarato Stangoni – Stiamo vivendo una situazione assurda e noi Sindaci siamo stanchi di essere presi in giro da chi governa il Paese. Se entro un mese le cose non miglioreranno, sono pronto a dimettermi e sicuramente convincerò anche altri colleghi a farlo”. 

Terremoto: il Sindaco di Acquasanta Stangoni potrebbe dimettersi

Il Sindaco di Acquasanta Terme Sante Stangoni è uno dei tanti Primi cittadini delle Regioni Marche, Umbria e Lazio colpite dal violento terremoto del 2016, i quali stanno avendo a che fare con i tempi lunghissimi della ricostruzione, frenata da una burocrazia che non sembra badare alle esigenze dei terremotati. Per garantire un alloggio agli abitanti delle zone colpite dal terremoto, sono state realizzate delle “SAE” (Soluzioni Abitative di Emergenza), ma non è chiaro per quanto tempo le persone dovranno restare in quelle abitazioni.

Il Primo cittadino di Acquasanta è arrivato a minacciare di rimettere il suo mandato, per compiere un gesto forte e simbolico che possa dare un segnale alle autorità regionali e locali.

“Non c’è chiarezza e siamo stati completamente abbandonati dal Governo. – ha affermato Sante Stangoni – Siamo entrati ormai in un tunnel senza uscita, è opportuno dare un segnale importante e,  per questo motivo, nel giro di un mese potrei anche dimettermi. La politica nazionale parla di terremoto solamente per strumentalizzarlo, senza offrire delle risposte concrete alla popolazione.

Noi Sindaci, quotidianamente, ci troviamo a dover confortare i cittadini, senza però sapere nulla su come andranno le cose. A livello nazionale parlano di terremoto e di ricostruzione, ma poi sono i Sindaci a metterci la faccia. Sono davvero stanco di recitare questo ruolo da giullare. Stanno scherzando con il fuoco.

Leggo ogni giorno sterili polemiche in merito al post-sisma, ma, quando ci si aspetta delle misure concrete, queste non arrivano mai. I territori come il nostro, quello acquasantano, vengono presi costantemente in giro e questo non va bene”.

“Ci sono troppe contraddizioni – conclude con amarezza il Sindaco del paese delle Terme – più passa il tempo più la situazione peggiora. Gli uffici per la ricostruzione hanno a disposizione pochi tecnici, le pratiche ‘ammucchiate’ sui tavoli sono sempre in aumento. Ormai alcune di esse si sono anche impolverate, per tutto il tempo che sono state ferme. Le opere pubbliche non si stanno svolgendo e le macerie, lo vediamo anche ad Arquata del Tronto, sono sempre lì”.

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