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Referendum Valle Castellana, arriva la nota ufficiale del sindaco Marco Fioravanti sulla questione: “Con grande stupore e meraviglia, leggo di inutili e pretestuose accuse da parte del gruppo consiliare del Pd su un mio presunto imbarazzante silenzio in merito all’eventuale ingresso di Valle Castellana nella regione Marche e quindi nella provincia di Ascoli Piceno”.

E a proposito del silenzio, il sindaco ricorda che “la scorsa domenica sulle pagine di un noto quotidiano locale, il sottoscritto ha rilasciato alcune dichiarazioni proprio in merito alla situazione che in queste ore sta vivendo la comunità di Valle Castellana”.

Referendum Valle Castellana, la posizione del sindaco di Ascoli

Il primo cittadino ribadisce nella nota quanto riportato lo scorso 7 luglio:

“[…] Dopo l’approvazione ufficiale da parte del consiglio comunale di Valle Castellana per l’indizione del referendum per poter entrare nelle Marche e nel Piceno, le intenzioni cominciano ad assumere i contorni della concretezza. Un segnale che qualcuno, sulla sponda ascolana, ha già recepito porgendo il benvenuto al comune abruzzese. Il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, non ha dubbi: “Ritengo che il Piceno, per avere una grande visione futura, debba avere la capacità di aprirsi. E questa richiesta di Valle Castellana a mio avviso non è solo un’importante opportunità per il territorio, ma anche per migliorare la qualità delle politiche della montagna e tutto ciò che riguarda il rilancio di Monte Piselli”.

Da qui, la domanda: “qualcuno sta cercando solo un pretesto per ritagliarsi un piccolo spazio sulla stampa locale?”

“Colgo l’occasione comunque per ribadire come questa amministrazione e – mi auguro tutta la città – sia pronta ad accogliere a braccia aperte la comunità di Valle Castellana”.

Al di là delle difficoltà burocratiche e amministrative, un approdo di Valle Castellana nel Piceno – scrive Fioravanti – può solo dare nuovo slancio turistico ed economico al territorio inteso nella sua più completa totalità.

“Per questo motivo, se la comunità di Valle Castellana deciderà con il voto dei propri cittadini di entrare a far parte della nostra regione, saremo pronti ad ampliare i nostri confini e ad accoglierli come fratelli”.

Su Facebook arriva la risposta del PD ascolano:

L’assessore Brugni sulla questione

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore con delega al Cotuge Massimiliano Brugni: “Nel mese di giugno la delegazione del Cotuge è stata ricevuta dalla dottoressa Casini e dal sindaco Fioravanti. A entrambi sono stati presentanti i documenti del referendum ed entrambi hanno accolto con entusiasmo tale iniziativa, sperando in un risultato che possa vedere Valle Castellana annessa al territorio marchigiano e ascolano.

Si è però optato per un cauto intervento in ambito di comunicazione sia perché i documenti devono ancora essere presentati presso le sedi centrali competenti di Roma sia perché crediamo non sia corretto intervenire in questa delicata fase di campagna referendaria.

L’amministrazione seguirà comunque costantemente l’evoluzione dei fatti, ma un appunto va fatto alla Provincia che non ha ancora il suo delegato nell’assemblea dei soci del Cotuge: e questa è una grave mancanza”.

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