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Puntare su brand locali delle Marche rivolti ai mercati esteri e finanziare l’area di crisi complessa, ma anche estendere a tutto il 2022 l’area di crisi complessa Val Tronto-Val Vibrata e riconoscere Piceno e Fermano come zona economica speciale.

Questi i temi principali del convegno Impresa e brand organizzato da Confindustria Centro Adriatico di Ascoli e Fermo, durante il quale il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha assicurato la vicinanza della Regione alle imprese, affinché queste possano continuare a investire, crescere e creare occupazione, puntando ad elaborare un brand che distingua le Marche e che le faccia essere competitive sul mercato internazionale.

Marche, cosa fa la Regione per le imprese

“Confindustria Ascoli e Fermo è sempre vicina ai nostri territori e sono sempre apprezzabili le iniziative che realizza perché di grande attenzione e sensibilità. Come quella di oggi, che pone sotto la lente il concetto di brand, con il quale ci si distingue, altrimenti ci si estingue nel variegato e complesso mercato internazionale” sono state le parole di Ceriscioli, nel discorso tenuto al convegno Impresa e brand.

Egli ha assicurato il sostegno della Regione alle imprese, specie negli investimenti e nella crescita; per quel che riguarda le infrastrutture, ha dichiarato di essersi incontrato con il Sottosegretario Morani per chiedere di prendere un’iniziativa che sia simile a quella per il ponte di Genova, ovvero utilizzare misure straordinarie per velocizzare la costruzione delle infrastrutture stesse: “É stata anche un’occasione per rappresentare una comunità che ha saputo condividere gli obiettivi sui quali lavorare per rilanciare quella parte più colpita e ferita dal sisma. Con il nuovo Governo il dialogo è molto migliorato, però bisogna valutarlo sui singoli provvedimenti che adotterà” ha concluso, specificando che nella giornata del 2 ottobre avrebbe incontrato anche il Ministro delle Infrastrutture De Micheli per sottoporle un fitto dossier riguardante la Regione Marche.

Il presidente Boccia traccia le esigenze locali

Altro ospite d’onore al convegno Impresa e brand è stato il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha ascoltato le istanze degli imprenditori presenti sul territorio.

“Le imprese dei territori colpiti dal sisma – ha sottolineato Boccia – possono rialzarsi se abbiamo di fronte un piano di medio termine in cui la politica economica faccia da acceleratore e non toccando gli strumenti dell’industria 4.0. La posa della campata del ponte di Genova è il simbolo di un Paese che deve reagire, che deve puntare sulle infrastrutture perché rappresentano l’idea di società in grado di collegare territori e includendo persone”.

Durante i lavori si è discusso della necessità di puntare su brand locali rivolti ai mercati esteri e di finanziare l’area di crisi complessa, visto il momento drammatico che sta vivendo, in particolare il mondo della calzatura. Inoltre, si è chiesto di estendere fino al 2022 l’area di crisi complessa Val Tronto-Val Vibrata e di ottenere il riconoscimento del Piceno e del Fermano come zona economica speciale, alla luce della proposta elaborata insieme all’Ordine dei Commercialisti.

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